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​Tari giù e i commercianti “respirano”

Federalberghi apprezza la riduzione dell’imposta all'80 per cento decisa dal Comune. Abbadia San Salvatore taglia il 100 per cento

Una boccata di ossigeno che serve a riprendere fiato, per affrontare tutto il peso degli effetti economici della pandemia. A Siena la filiera ricettiva può contare sul taglio della Tari.
Federalberghi apprezza e con la presidente Rossella Lezzi spiega che dai questionari inviati “a tutti i Comuni della provincia dove operano i nostri 122 associati, abbiamo verificato che i comuni che hanno praticato il massimo sconto sono stati quello di Siena con l’80 per cento e Abbadia San Salvatore con il 100 per cento. Gli altri comuni della provincia purtroppo si sono attestati su percentuali quasi irrisorie che aiutano ben poco il comparto”.
In particolare nella città del Palio gli operatori hanno accolto con soddisfazione la “riduzione Covid dell’80 per cento sulla parte variabile. Quest’ultima costituisce circa un terzo dell’intera imposta”, aggiunge Lezzi.
Un risultato che “ denota da parte del Comune l’attenzione alle richieste di Federalberghi che aveva sollecitato la massima sensibilità delle istituzioni locali sulle imposte al settore ricettivo, gravemente danneggiato dalla pandemia”.
Resta l’incognita della tassa di soggiorno “il cui pagamento o sospensione ancora non sono stati ancora resi noti, nonché il costo o sospensione del pagamento del parcheggio bus turistici. Sottolineo che di questi tempi, anche la sospensione della tassa di soggiorno ha favorevolmente impressionato gli ospiti italiani che hanno popolato il nostro territorio durante l’estate”, sottolinea il presidente dell’associazione di categoria.