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​Teatri chiusi ma al Rinnovati c’è vita

Nel tempo del lockdown sono partiti i lavori di ripulitura e manutenzione della struttura e del Teatro dei Rozzi

Come trasformare lo stop imposto dalla zona rossa, in tempo speso bene. Devono aver pensato così al Teatro dei Rinnovati dove, approfittando della chiusura imposta dalla corsa del contagio in Toscana, hanno deciso di mettere mano alla ripulitura e manutenzione della struttura. 

Dunque, olio di gomito per la ripulitura della graticcia, cioè la struttura a travi di legno alloggiata in cima alla torre scenica, la risistemazione dei rocchetti e dei travetti della graticcia, la risistemazione di tutte le inquadrature, la revisione dei cavi, la manutenzione di tutti gli apparati di graticcia, del palcoscenico e dei corpi illuminanti. 

Claudio Bertini, direttore tecnico dei Teatri di Siena spiega cosa sta accadendo nel dettaglio: “Si sta compiendo un lavoro molto importante: era dagli anni ‘50 infatti che non venivano ritoccati certi elementi della torre scenica. Questo stop inflitto al mondo dello spettacolo e quindi al teatro ci permette di prenderci cura della struttura stessa del teatro, del suo cuore se così lo vogliamo definire”.

Un mondo che sta dietro le quinte ma non per questo meno affascinante del palcoscenico, dove ogni attrezzo non solo ha la sua funzione ma anche la sua storia.

L’opera di maquillage richiederà “un paio di mesi. Di pari passo al Teatro dei Rinnovati lo stesso tipo di intervento riguarderà anche il Teatro dei Rozzi. Questo non impedirà, nel caso in cui i teatri potessero essere utilizzati per prove o simili, di fare le due cose insieme”.