Cultura

Restaurata la chiesa di San Macario al Capannone

​La chiesetta di San Macario a Torrita di Siena a ridosso dell'Autostrada del sole nell'area denominata Il Capannone sta vivendo una seconda giovinezza

Tanto cara a molti torritesi nati e cresciuti all'ombra delle sue mura; li hanno ricevuto il battesimo, sono diventati uomini, si sono sposati, hanno creato nuove famiglie. 

Un punto di ritrovo e di aggregazione in questa terra florida da sempre coltivata dopo la bonifica dei Lorena nel 1700, la chiesetta di San Macario ne ha viste di generazioni crescere. 

Nel secolo scorso con l'avvento dell'industrializzazione degli anni 60 molti abitanti del Capannone piano piano se ne andarono magari a Torrita Paese o in paesi limitrofi.
La chiesa del Capannone fu eretta dai Cavalieri di Santo Stefano per dare assistenza spirituale agli operai come attesta lo stemma posto sulla parete esterna nord della chiesa. Furono gli stessi Cavalieri di Santo Stefano a portare nella chiesetta la reliquia di San Macario vissuto nel 360 dopo Cristo.
Da alcuni anni la Festa al Capannone era stata soppressa per motivi burocratici e così anche la chiesetta di campagna, pur celebrando alcune funzioni, nel tempo ha visto passare su di se il logorio delle stagioni. Grazie al grande lavoro della Diocesi di Montepulciano, alla solidarietà di molti parrocchiani, allo stanziamento di fondi comunitari domenica 8 maggio alla presenza del vescovo monsignor Manetti, dei parroci di Torrita stazione don Roberto e don Fabio, del sindaco Grazi, degli assessori Tiezzi e Cortonicchi, delle autorità militari e di tantissimi concittadini la chiesa di San Macario ha riaperto le porte alla comunità.