Cronaca

Odio razziale, blitz contro un'associazione sovversiva neonazista

Perquisizioni nelle province di Siena e di altre 8 città italiane. Social e chat utilizzati per diffondere messaggi antisemiti e no-vax

All'alba la Digos e la Polizia postale hanno perquisito le abitazioni di 26 persone residenti in 7 regioni diverse e coinvolte in una complessa indagine su un'associazione sovversiva di matrice neonazista e suprematista che, attraverso i social network, un sito web, chat come Whatsapp e Telegram, diffondeva messaggi di odio razziale e tesi no-vax. 

I 26 perquisiti risiedono nelle province di Napoli, Caserta, Avellino, Siena, Roma, Torino, Ragusa, Lecce e Ferrara e nelle loro abitazioni sono stati trovati e sequestrati simboli neonazisti e numerosi libri inneggianti al nazismo e ad Adolf Hitler.

L'associazione neonazista aveva base operativa in Campania. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, per fare proseliti i membri del gruppo avrebbero diffuso contenuti di stampo suprematista e negazionista dell'Olocausto e avrebbero svolto attività di addestramento militare con il supporto di ex combattenti ucraini, utilizzando armi destinate ai giochi di combattimento che venivano modificate per sparare proiettili veri al posto di palline di gomma.

Gli indagati sono una quindicina e fanno parte del gruppo intorno al quale ruota l'inchiesta, coordinata dalla procura di Napoli e svolta in collaborazione con la Direzione centrale della Polizia per il contrasto all'estremismo e al terrorismo interno.

Fra gli indagati anche il presidente e il vicepresidente dell'associazione, denominata Ordine di Hagal.

Notizia in aggiornamento