Attualità

"Mps, qualcuno paghi per il ritardo"

Il governatore Rossi contro il ministro Padoan: "Lo Stato nazionalizza Mps con anni di ritardo e dopo aver fatto fuggire sei miliardi di depositi"

Enrico Rossi

Poche ore prima che il governo Gentiloni procedesse con il decreto che consentirà allo Stato di diventare il socio di maggioranza del Monte dei Paschi di Siena salvandolo dal fallimento, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, da anni sostenitore della necessità di un intervento del governo nella banca senese (vedi qui accanto il servizio video del 31 ottobre 2014), ha attaccato con durezza il ministro Pier Paolo Padoan e il vecchio esecutivo di Matteo Renzi per i ritardi con cui si è dato il via all'operazione.

Ecco il testo integrale del post su Facebook del governatore:

"Qualcuno paghi per il ritardo. Con diversi anni di ritardo e dopo aver lasciato che negli ultimi tre mesi fuggisssero 6 miliardi di depositi, lo Stato nazionalizza il Monte dei Paschi. Io chiedo 1- stipendi dei banchieri non superiori a 250milaeuro lordi, 2- di conoscere i nomi delle 100 società che non restituiscono oltre 15 miliardi di prestiti, 3- di indicare come la banca verrà risanata e di nuovo privatizzata.

Lo Stato da questa operazione può persino guadagnarci, come è avvenuto negli USA.
È incomprensibile e colpevole che non si sia intervenuti prima.
Io avevo chiesto di farlo più volte e contro di me si è scatenato un coro di imbecilli a darmi del comunista e dello statalista.
In realtà, i rinvii continui, il cercare soluzioni impossibili erano solo il segno di una politica debole e poco coraggiosa e di una mancanza di pensiero critico e libero nell'establishment del Paese. In definitiva di un provincialismo stupefacente delle nostre classi dirigenti politiche ed economiche.
Anche in questo caso chi ha sbagliato ai vertici del governo, penso al ministro Padoan, dovrebbe dare una spiegazione e non solo chiedere scusa".