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Paolo Rossi, la Toscana piange il suo campione

L'ex campione del mondo di calcio è morto all'ospedale delle Scotte di Siena dove è stata allestita la camera ardente aperta solo ai familiari

La scomparsa di Paolo Rossi, leggendario campione dei Mondiali di Spagna del'82, è stata accolta con grande commozione in Toscana e non solo nel mondo del calcio. L'ex capocannoniere, nato a Prato nel 1956, è morto a 64 anni all'ospedale delle Scotte di Siena dove da qualche tempo era ricoverato o dove al momento si trovano i familiari. Proprio alle Scotte, da quanto si apprende, è stata jjallestita la camera ardente che rimarrà aperta solo a parenti e amici stretti, in rispetto alle norme anti-Covid. La salma dell'ex campione del mondo dovrebbe lasciare l'ospedale nella mattinata di domani.

Dopo l'annuncio della sua scomparsa dato dalla moglie Federica Cappelletti con un messaggio su Instagram, è iniziata la pioggia di messaggi di cordoglio. Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, su Facebook, ha salutato così l'ex campione di calcio: "Ci hai regalato momenti indelebili della nostra storia.Un toscano sulla vetta del Mondo, campione unico e indimenticabile.Ciao Pablito, ti ricorderemo sempre con il tuo sorriso!". 

Anche il sindaco di Firenze Dario Nardella ha espresso il proprio cordoglio sul social ricordando le prime esperienze di Rossi proprio a Firenze "sui campi di Soffiano, alla Cattolica Virtus". "Non dimenticheremo mai le gioie di quel Mundial", ha scritto ancora Nardella. 

Grande il dolore dell'amico e compagno dell'avventura ai Mondiali dell'82 Giancarlo Antognoni, attuale club manager della Fiorentina, che ha potato una foto che lo ritrae accanto a Paolo Rossi in occasione di una mostra dedicata, solo tre anni, al campione scomparso a Palazzo Bancio Buonamici a Prato. "Noi, ragazzi dell'82, sempre insieme in tutti questi anni. Ciao amico", ha scritto Antognoni.

Al cordoglio dell'intero mondo sportivo si è unita la Fiorentina: "Tutta la Fiorentina piange l'eroe del Mundial'82 Paolo Rossi. Toscano, nato a Prato, indimenticabile protagonista nella nazionale di Bearzot della Coppa del Mondo vinta in Spagna", questo il ricordo del Club Gigliato. A Coverciano, sede del Centro Tecnico Federale, la Figc ha deciso di abbassare le bandiere a mezz'asta in segno di lutto, così come nella sede romanda della Federazione.