Cronaca

Derivati Mps, Viola e Profumo rinviati a giudizio

Il giudice per le indagini preliminari ha respinto la richiesta di proscioglimento del pm. Le accuse sono aggiottaggio e falso in bilancio

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L'ex presidente del Monte dei Paschi Alessandro Profumo e l'ex amministratore delegato Fabrizio Viola saranno processati davanti al tribunale di Milano per la vicenda della contabilizzazione dei derivati Santorini e Alexandria nei bilanci dell'istituto di credito senese.

I due manager sono accusati di falso in bilancio e aggiottaggio. Per entrambi i pubblici ministeri titolari delle indagini avevano chiesto il proscioglimento ma il gup ha respinto l'istanza disponendo il rinvio a giudizio. Gli stessi pm avevano chiesto il proscioglimento anche nel 2016 e anche in quel caso la richiesta era stata respinta dal gip con disposizione dell'imputazione coatta.

Sarà processato anche l'ex presidente del collegio sindacale della banca Paolo Salvadori, accusato solo di falso in bilancio.

Secondo i pm Viola e Profumo intervennero sui bilanci di Mps senza intenzione di nascondere le perdite o i buchi nei conti realizzati dalla precedenti gestioni, fornendo ai mercati negli allegati ai bilanci tutte le informazioni sugli effetti dalla contabilizzazione che avevano adottato, "a saldi chiusi" e non aperti.

Sia il gip che il gup hanno però ravvisato nell'operato di Profumo e Viola profili ingannevoli. Di qui l'imputazione coatta e il rinvio a giudizio.

"Sono sorpreso ma confermo con determinazione di essere sereno per le scelte fatte in Mps - ha commentato Alessandro Profumo, oggi amministratore delegato di leonardo-Finmeccanica - Dimostreremo di aver sempre operato correttamente nell'interesse dell'istituto e dei suoi azionisti, peraltro in stretta collaborazione con Banca d'Italia e Consob, e riconfermo la mia totale fiducia nella magistratura".