Lavoro

Beko chiude, doccia fredda per 299 operai

Al tavolo ministeriale l'azienda ha annunciato 1.935 esuberi in Italia, con dismissione di vari poli produttivi fra cui quello ex Whirpool di Siena

Il corteo dei lavoratori Beko a Siena

Beko Europe chiuderà lo stabilimento ex Whirpool che produce congelatori a Siena entro la fine del 2025: la doccia fredda è arrivata ieri al tavolo d'incontro al ministero per le imprese e il made in Italy, e adesso 299 operai toscani sono destinati a rimanere senza lavoro.

Non solo loro, perché nell'incontro a Roma l'azienda ha annunciato 1.935 esuberi in tutta Italia sui 4.400 occupati complessivi. Oltre allo stabilimento toscano, la volontà espressa dalla multinazionale prevede la chiusura anche di quello di Comunanza, ad Ascoli Piceno dove si producono lavatrici, il ridimensionamento del sito di Cassinetta a Varese, chiusura della ricerca e sviluppo di Fabriano e più in generale tagli in tutti i siti e gli uffici italiani

Per scongiurare una ferita occupazionale tanto pesante, si ipotizza adesso di esercitare il golden power. Immediata la reazione dei sindacati e dei lavoratori in Toscana. Stamani presidio ai cancelli di via Toselli e poi corteo e assemblea con le istituzioni locali e incontro dei lavoratori con la sindaca Nicoletta Fabio.

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Intanto si è mossa la Regione Toscana, da dove è intervenuto Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali di Eugenio Giani: “Quello che è stata presentato al governo e ai sindacati nella riunione di oggi a Roma non è un progetto industriale”, ha detto riferendosi all'incontro al Mimit tra Beko Europe, organizzazioni sindacali e, appunto, governo. 

“Avrebbe dovuto segnare il percorso concordato tra le parti al tavolo per evitare licenziamenti e chiusure. Occorrerà che si agisca sul golden power – osserva - al fine di scongiurare questi esiti e anzi per mettere in campo una proposta di rilancio dei siti ex Whirpool a cominciare dallo stabilimento di viale Toselli a Siena. Come Regione confermiamo il piano sulla formazione e la disponibilità a ragionare di un progetto senza licenziamenti e di rilancio del sito”.