Attualità

Cibo e dolore cronico, uno studio sui legami

Il progetto di ricerca a cui si accosta l'università di Siena è in fase di reclutamento di pazienti a cui verranno somministrati test non invasivi

La professoressa Aloisi col suo team di ricerca

Cibo e dolore cronico: ci sono interazioni? E' il quesito alla base di un progetto di ricerca dell'università di Siena. Il nuovo studio partirà a breve, e adesso il team di specialisti punta al reclutamento di pazienti a cui somministrare questionari e test non invasivi e da sottoporre a misurazioni specifiche.

Lo studio si intitola “Dolore cronico e nutrizione”, ed è condotto dalla professoressa Anna Maria Aloisi del dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e neuroscienze dell’ateneo senese col suo gruppo di ricerca. Finanziato dall'Unione europea, fa parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

La professoressa Aloisi, fisiologa, ha dedicato gli ultimi anni dei suoi studi alla relazione tra intestino e dolore cronico, che rappresenta uno dei principali problemi sanitari in Europa. 

Si tratta di un disturbo la cui causa può essere difficile da individuare e trattare, oltre a venire spesso associato a profonde modificazioni della personalità e dello stile di vita del paziente che tendono a mantenere lo stato di dolore indipendentemente dalla causa originaria.

Ecco dunque la necessità di investigare nuove implicazioni, in questo caso quelle alimentari. I pazienti che possono aderire allo studio sono soggetti con dolore cronico e disturbi intestinali, soggetti con varie problematiche intestinali e in volontari sani.

Lo studio non prevede la somministrazione di farmaci e la partecipazione non comporta spese a carico del partecipante: l'indagine si svolgerà infatti tramite la compilazione di alcuni questionari, misurazione della composizione corporea e test non invasivi sulla sensibilità dolorifica.