Cronaca

Johnny lo Zingaro tradito da una carta Postepay

La compagna del latitante catturata insieme a lui l'ha utilizzata per alcuni prelievi durante la fuga. Arrestata anche la sorella della donna

Johnny lo Zingaro, alias Giuseppe Mastini, il superlatitante fuggito dal carcere di Fossano, in Piemonte, il 30 giugno scorso, si trovava fin dai primi di Luglio nell'appartamento di Taverna d'Arbia dove la polizia lo ha rintracciato ieri. Si tratta dell'abitazione di Esterina Truzzo, sorella della compagna del latitante, Giovanna. Anche Esterina è stata arrestata nel corso del blitz, come peraltro Giovanna che, per rifarsi una vita insieme a Johnny, era evasa dalla sua casa di Pietrasanta dove si trovava ai domiciliari per furto.

Il dirigente della polizia Alfredo Fabbroncini ha aperto la conferenza stampa convocata in questura per divulgare i dettagli dell'arresto ricordando i tre colleghi uccisi anni fa da Mastini: Michele Giraldi, Mauro Petrangeli e Vittorio Bigi. "Mastini a Taverna d'Arbia si sentiva in una botte di ferro - ha poi spiegato - Lì nessuno conosceva la sua identità e nessuno, in casa, lo avrebbe mai tradito".

E' stata invece una carta Postepay a tradire la coppia di fuggitivi. Dopo la fuga, Johnny e la compagna si erano riuniti a Forte dei Marmi, avevano spento i cellulari e poi avevano raggiunto la casa di Esterina. Tuttavia nei giorni successivi Giovanna Truzzo ha utilizzato una carta Postepay per fare alcuni pagamenti e prelievi. La polizia ha quindi scoperto che la coppia si trovava in provincia di Siena. Dopo qualche difficoltà a rintracciare eventuali amici o parenti di Giovanna residenti in quella zona (la famiglia è di origine sinti e all'anagrafe risultava che le sorelle erano figlie uniche), finalmente l'attenzione degli inquirenti si è concentrata sulla casa di Esterina. La polizia ha installato nel giardino del condominio in cui è situato l'appartamento della donna una telecamera. Poi domenica scorsa gli agenti sono entrati in azione consegnando a Esterina un materasso matrimoniale da lei ordinato. E in quell'occasione hanno potuto verificare chi c'era all'interno dell'abitazione anche se la certezza della presenza di Johnny è arrivata solo ieri pomeriggio quando la telecamera lo ha ripreso a conversare sulla porta d'ingresso con un amico.

Due giorni dopo è scattato il blitz: quando gli agenti sono entrati nella mansarda in cui si trovava il latitante, l'uomo ha tentato di scappare sul tetto. Poi si è arreso dicendo: "Questa è la mia ultima fuga".

Prima dell'evasione, il figlio di Giovanna Truzzo aveva cercato di convincere la madre a desistere dalle sue intenzioni. Ma la donna, che anni fa aveva già avuto una relazione sentimentale con Mastini, ormai aveva deciso di legare nuovamente il suo destino a quello di Johnny lo Zingaro.

Ecco il video della Polizia del blitz