Cronaca

Assalto al caveau, incastrato dalle tracce di dna

Determinante il materiale genetico rinvenuto sul luogo del colpo a Colle Val d'Elsa. A settembre era stato arrestato uno dei complici

L'uomo a cui sono arrivati gli investigatori è un 39enne di Andria. Secondo i carabinieri è uno dei componenti della banda che il 2 aprile scorso assaltò un caveau della Securpol a Colle Val d'Elsa. Le tracce del suo dna trovate sul luogo dell'assalto e sulle auto usate per mettere a segno il colpo e poi abbandonate, hanno portato dritte a lui. La stessa trappola, quella dei residui di materiale genetico, aveva permesso di risalire nello scorso settembre a un altro dei componenti della banda, un 40enne di Cerignola. 

L'assalto fu organizzato come avrebbe potuto esserlo un'azione militare. L'obiettivo erano i 12 milioni di euro racchiusi nel caveau. Entrarono in azione in 18, a volto coperto e con il kalashnikov imbracciato. Per abbattere il tetto utilizzarono addirittura un escavatore. 

Alla fine il bottino fu di 6mila euro perché l'azione degli assaltatori fu disturbata dall'arrivo dei carabinieri avvertiti dal vigilante. Ci fu un conflitto a fuoco e un lungo inseguimento. I malviventi riuscirono a scappare ma disseminarono il terreno di tracce raccolte poi dagli investigatori e inviate ai Ris di Roma per le analisi.

Le indagini ora proseguono per individuare gli altri componenti della banda. Gli investigatori non escludono che in Toscana possano nascondersi dei basisti, alla luce di altri episodi analoghi avvenuti in altre parti d'Italia. I reati contestati sono rapina a mano armata, porto di armi da guerra e tentato omicidio.