Lavoro

"Mps, un affronto la promozione di 49 dirigenti"

I sindacati contestano la decisione assunta il 13 dicembre dal cda in scadenza. L'ad Morelli replica: "Costi coperti dal taglio del mio compenso"

Il consiglio di amministrazione del Monte dei Paschi (quello nuovo verrà eletto dall'assemblea dei soci oggi) ha promosso 49 nuovi dirigenti a pochi giorni dalla scadenza. "Una decisione assolutamente inopportuna alla luce dei sacrifici richiesti quotidianamente ai lavoratori e alla stringente politica di taglio dei costi imposta alla banca dalle autorità europee - scrivono in una nota Fabi, First Cislm Cgil Fisac, Uilca e Unisin di Siena - Così come appare inopportuna la contestuale decisione di distribuire a parte del personale gratifiche economiche in modo totalmente discrezionale".

"Questi interventi mal si conciliano con la ricapitalizzazione operata dallo Stato e rappresentano un vero affronto alle migliaia di lavoratori della banca  che da anni contribuiscono ai piani di risanamento con giornate di solidarietà, decurtazione del tfr e uscite dal lavoro tramite il fondo esuberi".

I sindacati contestano anche la tempistica di questi provvedimenti, assunti da un cda in scadenza il cui presidente si è ritirato dalla corsa alla ricadnidatura per le vicende giudiziarie in cui è coinvolto (vedi qui sotto gli articoli collegati).

"Lo Stato, azionista di Mps al 68 per cento - concludono i sindacati - deve prendere posizione rispetto a quanto accaduto che rappresenta, a tutti gli effetti, un colpo di coda del cda uscente".

Ai sindacati ha risposto l'amministratore delegato Marco Morelli: "Ma manovra di nomina di 49 dirigenti alla banca è costata 340mila euro lordi - ha precisato Morelli - Questa cifra è ampiamente coperta alla rduzione del mio emolumento da 1 milione e quattrocentomila euro all'anno a 460mila euro".