PALIO

Palio straordinario, morto il cavallo Raol

L'animale, montato da Bartoletti per la Giraffa, si era infortunato al secondo giro, alla curva del Casato. Era stato trasportato subito alla clinica

Il cavallo Raol (il più in basso nella foto) ieri prima della partenza

E' stata comunicata questa mattina, secondo quanto riferisce Rinaldo Sidoli, segretario di Alleanza popolare ecologista, la morte di Raol, il cavallo caduto ieri al secondo giro alla curva del Casato durante il Palio straordinario vinto dalla Tartuca. La notizie della morte del cavallo è stata confermata dall'amministrazione comunale: "Ieri si è concluso il Palio Straordinario dedicato alla fine della Prima Guerra Mondiale, che ha visto una grandissima partecipazione di contradaioli, senesi e turisti assistiti da un tempo splendido. Tuttavia l’Amministrazione deve dare la notizia che il cavallo dato in sorte alla Contrada Imperiale della Giraffa è deceduto a seguito di un infortunio dopo essere stato prontamente soccorso, sedato e trasportato con una biga alla Clinica veterinaria Il Ceppo".

Raoul era montato dal fantino Jonatan Bartoletti, anch'egli infortunatosi nella caduta, ha riportato un trauma cranico. Non è in pericolo di vita.

"Il dispiacere - hanno concluso dal Comune - è di tutta la città che ama i cavalli e li rispetta, e non accetta provocazioni da chiunque abbia solo l’interesse a farsi pubblicità, non conoscendo la nostra cultura, tradizione, rispetto e cura dei cavalli".

Sidoli invece ha aggiunto che con questo decesso "salgono a otto i cavalli deceduti in questa manifestazione dal 2000. Bisogna dire basta allo svolgimento di manifestazioni che possono provocare danni e lesioni agli animali. Questi spettacoli sono un insulto alla vita e uno schiaffo all'immagine del bel Paese". Sidoli ha anche aggiunto che "dopo questa tragedia il minimo che si possa fare è abolire il Palio di Siena. È una delle gare più pericolose in assoluto". Sidoli ha anche detto che "la morte di animali è una costante, con una tragica media di un decesso ogni due anni. Il Palio non può essere considerato un patrimonio dell''umanità, perché non vi può essere nulla di culturale nello sfruttamento di una creatura vivente e nella sua morte. Le tradizioni si devono adeguare alla crescente sensibilità e favorire il rispetto della biodiversità".