Politica

"Sono in lista senza andare a letto con nessuno"

Lo ha scritto sul suo profilo Facebook Valeria Donato, candidata all'assemblea nazionale del Pd a sostegno della mozione di Matteo Renzi

Valeria Donato

Valeria Donato, già responsabile organizzazione provinciale del Pd a Siena, ha postato un intervento sul suo profilo Facebook in cui ha spiegato la sua candidatura per la mozione di Matteo Renzi all'assemblea nazionale del Partito Democratico.

Questo l'intervento integrale della giovane esponente del Pd: 

"Assemblea nazionale PD. Ho una grande confusione in testa, per le ultime settimane e gli eventi accaduti, ma questa è un'altra storia. La storia di oggi è che si, sono candidata all'Assemblea Nazionale del PD nella lista a sostegno di Matteo Renzi e qui finisce la storia. Nel senso che, si può essere più o meno contenti di questo, si può essere più o meno contenti di me, posso essere più o meno simpatica, arrivista, opportunista ma la situazione è questa. E sono pronta a capire e comprendere ogni lamentela o critica, anche quelle distruttive, ma c'è una cosa che non posso accettare, perché non è giusta. Ho avuto delle relazioni nella mia vita, non molte non poche, sono andata a letto con degli uomini e non me ne vergogno; ma a nessuno di questi ho mai chiesto nulla, al massimo di offrirmi un caffè. Per essere in lista non sono andata a letto con nessuno, nè per fare niente altro nella mia vita: se mi vesto come mi vesto sono affari miei, se sono come sono sono affari miei, se vado a letto con qualcuno sono affari miei. Quindi, per favore basta con questa storia che "mi do da fare" o, per usare un bel francesismo "la do a tutti per arrivare", perché semplicemente non è così. E non lo scrivo perché devo giustificarmi ma perché davvero ci credo alla lotta per la uguaglianza di genere, credo che una donna debba essere giudicata con gli stessi criteri degli uomini e lo credo oltre l'8 marzo. E non mi faccio scivolare addosso queste cose perché capiterà che le diranno di vostra moglie, fidanzata o figlia ed è la cosa più svilente perché nessuno merita di essere trattato come un oggetto, come un corpo, perché siamo persone, siamo parte della stessa comunità".