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"Covid, Italia in prima linea per il vaccino, i giovani diano una mano"

Lo ha detto il ministro della salute Speranza in visita alla sede di Toscana Life Sciences insieme al presidente della Regione Enrico Rossi

Il ministro Roberto Speranza a Toscana Life Science

Il ministro della salute Roberto Speranza e il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi hanno visitato questa mattina la sede di Toscana Life Sciences, il polo tecnologico e di ricerca su tutto ciò che riguarda le scienze della vita.

Tra i principali progetti a cui il team di ricercatori e scienziati stanno lavorando c’è il MabCo19 che prevede di affiancare a un gruppo di ricercatori - già operativo e diretto da Rino Rappuoli - sullo sviluppo di anticorpi monoclonali e vaccini un impianto capace di produrre lotti pilota per la prova clinica sull’uomo e un numero sufficiente di dosi per un primo intervento a supporto di eventuali emergenze sanitarie.

Nel corso della visita il ministro Speranza ha ribadito che l'Italia è in prima linea per la messa a punto di un vaccino anti-Covid 19 e ha rivolto un appello ai giovani chiedendo loro di rispettare le norme fondamentali di sicurezza.

"Ai nostri giovani dobbiamo continuare a chiedere di darci una mano - ha detto Speranza - Hanno pagato un prezzo enorme in questi mesi a partire dalla sospensione delle attività scolastiche e universitarie; dobbiamo chiedere loro una mano perchè il virus fa un po' meno male su chi è giovane, forte e ha un po' meno patologie".

"Il rischio che i giovani possano trasmettere il virus ai loro genitori e nonni c'è, esiste - ha proseguito Speranza - Ai giovani italiani continuiamo a chiedere il rispetto delle norme fondamentali, a partire dall'utilizzo delle mascherine e dal distanziamento di almeno un metro".

Per quanto riguarda il progetto portato avanti da Toscana life Sciences, il ministro ha espresso apprezzamento e orgoglio.

"L'Italia dà come sempre il proprio contributo a questa sfida mondiale - ha detto Speranza - Qui a Siena lo stiamo facendo sugli anticorpi monoclonali. I dati sono interessanti, ci sarà ancora molto da lavorare e da verificare ma aprima una strada per avere cure certe e sicure che possano portarci a un risultato positivo".