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Il caro pasta bolle nelle pentole toscane

In un anno i prezzi sono aumentati di oltre il +50%. Rincari alle stelle a Siena, Firenze e Pistoia e prezzi al chilo quasi ovunque sopra ai 2 euro

Cosa bolle nelle pentole dei toscani? Il caro pasta, con un anno in cui la vertiginosa corsa dei prezzi ha portato rincari anche oltre il +50% specialmente nelle province di Siena, Firenze e Pistoia e quasi ovunque - fa eccezione la Lucchesia - prezzi al chilo superiore ai 2 euro.

I dati giungono da Assoutenti, che ha effettuato un viaggio fra le province italiane in cui i prezzi vengono monitorate scoprendo che in Toscana come altrove si fa sempre più fatica a buttare la pasta. Sì proprio la pasta, uno dei piatti iconici dell'Italia.

Magra consolazione: c'è chi sta peggio: è Ancona la città italiana in cui la pasta costa di più. Siena detiene l'amara palma nazionale dell'incremento annuo più consistente, mentre Cosenza è la provincia più economica.

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"Se si confrontano i prezzi attuali con quelli in vigore a Marzo 2022 - è l'analisi Assoutenti - si scopre che i rincari più pesanti si registrano in diverse province della Toscana. Il record spetta a Siena, dove un chilo di pasta sale da una media di 1,37 euro al chilo dello scorso anno ai 2,17 euro di oggi, con un aumento del 58,4%. Incrementi superiori al 50% anche a Firenze (52,8%) e a Pistoia (51,8%).

Il tutto a fronte di un prezzo medio della pasta in Italia attualmente sui 2,13 euro al chilo, per un aumento medio del +25,3% rispetto allo scorso anno.

Tutto giustificato? Il presidente di Assoutenti Furio Truzzi avanza qualche perplessità: "Se lo scorso anno l’inizio del conflitto in Ucraina aveva provocato una tsunami sui mercati delle materie prime come grano, frumento, mais e cosi via, oggi la situazione appare diversa, con le quotazioni che, secondo Coldiretti, sono calate del 30% rispetto allo stesso periodo del 2022". 

"Va poi considerato - prosegue - che i prezzi del grano sono omogenei su tutto il territorio nazionale e si attestano attorno ai 38 centesimi di euro al chilo: non si capisce quindi la ragione di differenze dei listini al dettaglio della pasta così elevate tra le varie province".