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​“Troppe aziende della moda senza ristori”

E’ la denuncia di Confcommercio. Appello per far tornare la Toscana in zona gialla e non perdere lo sprint dello shopping natalizio

Apprezza la decisione della Regione Toscana di posticipare i saldi invernali al 30 gennaio proposta da Federmoda Confcommercio, ma non basta.
Così il presidente dell’associazione di categoria di Siena, Riccardo Ghini va dritto al punto: “I problemi sono tutti sul tappeto. Ormai è impossibile pensare di poter recuperare quanto perduto in quest’anno terribile, tra chiusure forzate imposte dai Dpcm e stasi dei consumi”.
Il dato di riferimento è considerevole: “Ci sono imprese che hanno fatturato fino al 70 per cento in meno rispetto al 2019, soprattutto tra chi vende capi più importanti, adatti alle cerimonie”.
Ghini boccia il decreto Ristori Quater del governo che “davvero senza motivo, continua ad escludere dai contributi a fondo perduto alcuni codici Ateco come quelli relativi alle attività commerciali di camicie e maglieria, che pure hanno subito lo stesso calo di fatturato degli altri”.
Di qui la sollecitazione alla modifica del provvedimento, ma in questa fase è “fondamentale non perdere lo sprint dello shopping di Natale. Non vorremmo che l’entusiasmo dei consumatori fosse intercettato soltanto dalle grandi piattaforme internazionali dell’e-commerce. Già siamo stati penalizzati dal fatto che nel giro di pochissime ore la nostra regione è passata dal giallo al rosso e continua ad essere zona arancione nonostante i parametri siano molto migliorati. Abbiamo perso il Black Friday, ora non possiamo rischiare di perdere oltre”.
Da Siena, Confcommercio lancia l’appello a Firenze e Roma: “La Toscana ha tutte le carte in regola per tornare in area gialla”.