Attualità

​Tumori in crescita, Lilt lancia l’allarme

Al Festival della Salute l’associazione in prima linea denuncia il calo dei controlli per timore del Covid: "Rischio diagnosi tardive"

Calano i controlli, crescono i tumori. Il Covid ha stabilito un meccanismo perverso anche nella lotta a una tra le patologie più diffuse. L’allarme arriva da chi è in prima linea contro il cancro. 

A Siena, è la Lilt a registrare un quadro preoccupante. Al Festival della Salute di Siena Gaia Tancredi, presidente dell'associazione in prima linea, mette in guardia: “I dati che riguardano la crescita dei tumori sono preoccupanti, anche perché tanta gente ha rimandato i controlli durante questo periodo, arrivando a diagnosi purtroppo tardive”. 

Litl non ha mai interrotto l’attività di prevenzione con screening periodici e trattamenti personalizzati. Mai come in questa fase attraversata dal Covid la prevenzione rischia di passare in secondo piano. 

“Non ci siamo mai tirati indietro neppure durante il primo lock-down. In questa seconda fase non chiuderemo perché vogliamo affermare con forza che la prevenzione oncologica non va abbandonata”. La grande famiglia di Lilt – molto attiva a Siena – conta oltre cinquanta medici specializzati. 

“Alcuni hanno bisogno strumenti di cui abbiamo dotato il nostro Centro, altri invece accompagnano i nostri pazienti dando indicazioni sullo stile di vita, perché questa è la forma primaria per combattere i tumori. Evitare lo stress, mangiare bene, riposare bene. Abbiamo ampliato la nostra squadra offrendo un servizio più completo possibile. Le ultime due new entries sono il dottor Petraglia, ginecologo e il professor Maio, perché aumentano sempre più i pazienti interessati all’immunoterapia, che consideriamo molto importante”. 

Il tumore al seno resta una delle patologie “più importanti contro cui combattiamo” spiega Andrea Stella, radiologo e senologo. C’è un dato che fa riflettere: “Ne troviamo tantissimi anche in persone giovani. Non è un tumore esclusivo delle donne, perché si ammalano anche gli uomini. Fondamentale è fare l’autoesame, prima forma di screening individuale”.