Cultura

Un pò di Siena nella ricerca internazionale

Il ritratto genetico delle popolazioni europee durante l'Era glaciale: l'Università di Siena nel team internazionale di ricercatori

Lo studio, che è il più dettagliato resoconto della storia genetica dell'uomo europeo vissuto durante l'era glaciale, è stato appena pubblicato sulla rivista Nature.

Un team internazionale di studiosi, del quale fanno parte ricercatori dell'Università di Siena con Annamaria Ronchitelli e Stefano Ricci e di Firenze con David Caramelli e Martina Lari.

Tre dei campioni fossili provengono da Grotta Paglicci in Puglia, dove Annamaria Ronchitelli del Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell'Ambiente dell'Università di Siena coordina le ricerche in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia della Puglia. L'analisi genetica di questi reperti è a cura del Laboratorio di Antropologia Molecolare e Paleogenetica dell'Università di Firenze, diretto da David Caramelli del Dipartimento di Biologia.

Le informazioni raccolte dall'esame dei resti umani hanno reso possibile il monitoraggio dei cambiamenti genetici intervenuti in oltre 30.000 anni di storia. Gli studiosi hanno cercato di capire come le trasformazioni culturali, le abitudini e lo stile di vita abbia influenzato dal punto di vista genetico l'evoluzione dell'uomo.

Nei campioni analizzati gli studiosi hanno rilevato un valore tra il 3 e il 6 per cento di DNA neandertaliano, che nell'umanità attuale si è ridotto intorno al 2 per cento in quanto "evolutivamente svantaggioso".

Un'altra importante scoperta evidenzia la comparsa, già 14.000 anni fa, di una nuova componente genetica attualmente presente nelle popolazioni del Vicino Oriente e introdotta probabilmente da quelle aree verso l'Europa attraverso un flusso migratorio favorito dal riscaldamento climatico.