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​Mille Miglia, la “rivolta” di San Quirico

Il borgo e la provincia di Siena tagliate fuori dal percorso della storica corsa. Il sindaco Maramai: “Scelta che lascia interdetti”

A San Quirico d’Orcia non l’hanno presa bene. Tanto che la frase ricorrente nel bellissimo borgo dell’omonima valle, è questa: “Non chiamatele più Mille Miglia”. A far andare su tutte le furie il sindaco Danilo Maramai è l’esclusione di San Quirico dal percorso della storica carovana d’auto d’epoca. 

Una “scelta che ci lascia interdetti” tuona il primo cittadino considerato l’antico e stretto legame tra il borgo e la Mille Miglia: dai ponti, alla statua di Nuvolari fino agli sbandieratori del Barbarossa, ospiti alla partenza a Brescia. 

Sta di fatto che nel percorso dell’edizione 2021 non c’è San Quirico d’Orcia ed è pure stata tagliata fuori la provincia di Siena. Dalla città lombarda le auto storiche scenderanno a Viareggio e percorrendo la costa tirrenica toscana arriveranno a Roma, per poi risalire passando per Orvieto, Arezzo, Bologna, Verona e appunto Brescia

Niente tappe nel Senese e in uno dei più suggestivi scenari che da sempre hanno rappresentato il palcoscenico naturale per la storica competizione. Incredibile, ma vero. 

Il sindaco non si capacita e conia la frase "Non chiamatele più Mille Miglia". Poi spiega: "La nostra è sia una provocazione sia una constatazione; ovviamente l’organizzazione delle Mille Miglia, essendo privata, ha tutto il diritto di fare scelte di questo tipo e modificare lo storico percorso. Il legame della nostra cittadina con quello che la corsa rappresenta resta solido nel tempo, ma non possiamo non evidenziare che questa scelta di tagliare fuori il nostro territorio ci lascia perlomeno interdetti e non ci trova d’accordo”. 

In passato San Quirico d’Orcia ha intitolato i ponti cittadini alla Miglia Miglia e dedicato una statua al mitico Tazio Nuvolari donata da un gruppo di appassionati, oltre a iniziative ed eventi per consolidare un legame importante. Che nel 2021 resterà sospeso.