Un cammino comune per rilanciare il patrimonio artistico di Siena e Cortona. Due città uniche che ora fanno squadra e progettano il dopo-Covid. L’obiettivo del protocollo di intesa siglato tra Fondazione Musei senesi e il sistema Maec-parco archeologico, Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona, è quello di valorizzare il territorio, integrandone musei e sistemi museali.
Si tratta di un passo importante per due realtà culturali della Toscana del sud, in prossimità fisica (si pensi agli ambiti turistici “confinanti” della Valdichiana senese e aretina) e in continuità storica: gli Etruschi, infatti, ai quali è dedicato il nucleo più celebre del museo cortonese, sono documentati in molti degli oltre quaranta musei senesi (a partire da Chianciano, Chiusi, Sarteano e Montepulciano ma anche a San Gimignano, Murlo, Castellina in Chianti, Colle di Val d’Elsa, Asciano e Casole d’Elsa). Ma anche le raccolte di arte e artigianato conservate a Cortona rappresentano un valido spunto per nuove connessioni con i musei dell’area senese.
Il protocollo di intesa prevede la realizzazione di iniziative congiunte con la possibilità di integrare le visite tramite agevolazioni di biglietteria.
“La collaborazione Maec e Fms – afferma Paolo Bruschetti, archeologo, vice lucumone e rappresentante legale dell’Accademia Etrusca di Cortona, istituto gestore del Maec – rappresenta una nuova opportunità”.
Anche il comitato tecnico-scientifico che sovrintende alle attività del Maec, presieduto da Nicola Caldarone e il Comune con l'assessore alla cultura e vicesindaco Francesco Attesti, sono convinti che l’accordo rappresenti il primo passo della collaborazione tra Cortona e Siena.
Per il presidente di Fms Alessandro Ricceri il patto tra le due città “sancisce la volontà di fare rete, intrinseca alla nostra missione”.