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Geotermia, i sindaci uniti verso il futuro

Una lunga nota dei 7 sindaci dei Comuni geotermici mira a prolungare le concessioni e a lanciare un'iniziativa a Firenze con la Regione e deputati

Una centrale geotermica

Una lettera che diventa un vero e proprio manifesto quella firmata dai sindaci Ilaria Bacci di Pomarance, Alberto Ferrini di Castelnuovo di Val di Cecina, Nicola Verruzzi di Montieri, Francesco Guarguaglini di Radicondoli, Giacomo Termine di Monterotondo, Luciana Bartaletti di Chiusdino e Francesco Govi di Monteverdi Marittimo. Che, dalla scadenza delle concessioni al futuro della geotermia, propongono una strategia unitaria.

"Stiamo vivendo una fase delicata, nella quale i prossimi mesi saranno decisivi per capire quale potrà essere il futuro della geotermia e di conseguenza dei territori geotermici toscani - hanno scritto i sindaci -dinnanzi alla imminente scadenza delle concessioni prevista per il 2024, operiamo senza sosta utilizzando tutti i canali istituzionali possibili per supportare, da un lato, la Regione in questo complesso percorso e per sensibilizzare, dall'altro, Parlamento e Governo al fine addivenire in tempi rapidi a una soluzione che rimetta al centro della politica energetica nazionale un asset purtroppo sottovalutato nelle proprie potenzialità e nel proprio sviluppo".

"La geotermia è frenata da un clima di incertezza, penalizzata dal mancato inserimento nel Fer 1 e dalla pressoché totale assenza all'interno del Pnrr - hanno proseguito - stiamo registrando, nell'ultimo periodo, alcuni timidi segnali e vogliamo sperare che le dichiarazioni del ministro Roberto Cingolani siano effettivamente il preludio ad azioni concrete che segnino un rilancio e una ritrovata centralità per questa risorsa".

"La drammatica crisi energetica che stiamo vivendo, insieme ai cambiamenti economici, sociali e climatici in atto che produrranno stravolgimenti sostanziali impongono azioni decise e una strategia chiara che miri a limitare la nostra dipendenza energetica - riteniamo che sia venuto il momento di fissare alcuni punti, ribadendo concetti probabilmente noti che rappresentano capisaldi di una posizione unitaria delle municipalità dell'area tradizionale".

"Riteniamo che l'unica soluzione sia la proroga delle concessioni all'attuale concessionario per un arco di tempo congruo, perlomeno quindicennale, che consenta di mettere in sicurezza il comparto e di garantire prospettive - hanno spiegato - ciò anche attraverso l'utilizzo della golden share e comunque con ogni azione utile a garantire e tutelare una risorsa nazionale e il suo contributo al fabbisogno energetico regionale e nazionale".

"Non si tratta di un corsia preferenziale al concessionario, ma una garanzia di tenuta per il territorio e le sue imprese e di continuità nella coltivazione della risorsa - hanno proseguito - l'energia geotermica e la ricchezza da essa generata debbono costituire, a tutto tondo, una ricchezza per i territori, le loro popolazioni e le loro imprese. Non ci si può rassegnare all'idea che lo sviluppo industriale nell'area tradizionale non sia ulteriormente perseguibile; può al contrario esserci e il concessionario ha l'obbligo di agire per provare a conseguirlo. La geotermia in quest'area è culturalmente e socialmente accettata se continuerà e accrescerà la propria capacita di contribuire al futuro e al benessere di questi territori". 

"Infine, grazie soprattutto al nostro lavoro, all'impegno della Regione e all'opera di alcuni parlamentari toscani, stiamo assistendo ad una sempre maggiore attenzione sulla tematica - hanno concluso - vogliamo perciò dar corso alla suggestione lanciata dal presidente Giani durante e lanciare una grande iniziativa a Firenze, con la stretta collaborazione della Regione, coinvolgendo tutti i parlamentari toscani, il Consiglio regionale, il mondo economico e sindacale e tutti quelli che, come noi, vogliono fortemente rilanciare l'azione e lo sviluppo della geotermia, una risorsa rinnovabile toscana e italiana".