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Attualità mercoledì 12 ottobre 2016 ore 17:47

"Attivare un'inchiesta parlamentare su Mps"

Giacomo Giannarelli

La relazione in Consiglio regionale del presidente della commissione d’inchiesta Giacomo Giannarelli (M5S). Il dibattito in aula



FIRENZE — “Rendere pubblico il lavoro della prima commissione d’inchiesta nella storia istituita sul più grande scandalo finanziario d’Europa, uno scandalo che è avvenuto in Toscana e riguarda la più antica banca del mondo: il Monte dei Paschi di Siena”. 

Il presidente della commissione regionale d’inchiesta Mps Giacomo Giannarelli (M5S) ha aperto così la sua relazione in aula. “Uno scandalo – ha detto - pagato dai cittadini, dai piccoli risparmiatori, dai lavoratori e dipendenti dell’istituto, dalle piccole imprese e famiglie a cui è stato ridotto il credito, da tutta la comunità toscana e italiana che è stata privata di una ricchezza di circa 50 miliardi di euro”.

Tra le gravi responsabilità accertate dalla commissione, Giannarelli ha evidenziato quelle “della politica nel gestire le risorse e il patrimonio della fondazione e della banca più antica del mondo”; “gli intrecci di poteri forti che hanno causato danni economici ai risparmiatori e minato la stabilità dell’erogazione del credito alle imprese” e “le responsabilità degli organismi di controllo (banca d’italia, consob, ministero del tesoro, bce). 

Tra le proposte avanzate da Giannarelli l”attivazione di una commissione d’inchiesta parlamentare sulla vicenda per arrivare alla nazionalizzazione della banca MPS con integrale tutela dei risparmiatori”; la “riforma della Banca d’Italia in Istituto di diritto pubblico le cui quote, inalienabili, dovrebbero essere detenute solo dallo Stato Italiano” e la “riforma della Consob che dovrebbe assicurare la tutela dei risparmiatori e la trasparenza sui mercati finanziari”.

Ampio dibattito in Consiglio toscano sulle conclusioni della commissione regionale d'inchiesta su Mps. Secondo Tommaso Fattori (Sì - Toscana a Sinistra) ''le priorità oggi sono date dalla necessità di nazionalizzare Mps, risanarla, fare finalmente le riforme del sistema bancario, far partire una commissione di inchiesta parlamentare''. 

''La storia di Mps racconta la storia di un partito che vuole controllare integralmente le attività dei territori su cui governa, è prima di tutto un problema di impostazione culturale e politica'' ha osservato Stefano Mugnai (Forza Italia).

''La responsabilità politica del Pd è oggettiva e la nuova classe dirigente di questo si è fatta carico''. E' questo il giudizio di Stefano Scaramelli (Pd), per il quale ''il passaggio cruciale sta nel governo diretto del credito da parte della politica, fatto questo avvenuto non solo a livello locale ma anche nazionale''. E' emerso, inoltre, che ''la Regione Toscana e il Consiglio regionale non hanno svolto quelle che erano le loro funzioni in questa vicenda''.

 Al termine del dibattito è stata presentata, e poi ritirata, una proposta di risoluzione del gruppo Sì Toscana a Sinistra, che chiedeva allo Stato di entrare nell'azionariato di Mps e al Parlamento di istituire una Commissione di inchiesta. 


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