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Cronaca mercoledì 15 febbraio 2023 ore 09:43

Pullman abusivi sul raccordo tra Firenze e Siena

Tre conducenti sono stati sorpresi a trasportare persone e merci, gli inquirenti sospettano una attività di trasporto pacchi organizzata ma irregolare



FIRENZE — Cambiano il tragitto ma finiscono al posto di blocco della polizia municipale, si tratta di tre pullman internazionali risultati irregolari che effettuano servizio di trasporto passeggeri. Gli ultimi controlli sono stati svolti sabato e lunedì anche in collaborazione con i colleghi di Impruneta.

Gli ultimi accertamenti, eseguiti sotto la supervisione della Divisione 6 del Ministero dei Trasporti di Roma, hanno portato gli agenti del Reparto di Rifredi, anche in collaborazione con i colleghi di Impruneta, a sorprendere tre veicoli.

Sabato i controlli si sono concentrati nelle zone di via Senese-Bottai fino al casello autostradale di Firenze Impruneta. E proprio in via Senese gli agenti del Reparto di Rifredi hanno intercettato un bus albanese. In questo caso le irregolarità sono emerse sulle merci trasportate che, per quantità e qualità, avevano necessità di una specifica autorizzazione ministeriale. Infatti, oltre ai bagagli dei passeggeri a bordo, sono stati trovati prodotti nuovi imballati sia nei vani di carico sia nella parte posteriore del mezzo dove erano stati tolti dei sedili per posizionare una lavatrice, due televisori e altri oggetti. Scattata quindi la sanzione con pagamento immediato di 1.333 euro.

In contemporanea è entrata in azione la polizia municipale di Impruneta che, sulla base delle informazioni condivise dagli agenti fiorentini, ha intercetto e fermato un bus kosovaro in uscita dal raccordo autostradale Siena-Firenze. L'autista, ignaro della presenza degli agenti di Impruneta con auto borghese, per far salire dei passeggeri ha effettuato una fermata non autorizzata alla rotatoria su via Cassia. E proprio mentre stava per ripartire è scattato il controllo. La polizia municipale di Impruneta ha quindi sanzionato il conducente per aver effettuato la fermata non autorizzata (301 euro) con ritiro della carta di circolazione e il fermo del veicolo con sospensione dalla circolazione per un periodo tra 2 e 8 mesi e obbligo per il conducente di custodirlo in area privata all'interno del territorio italiano. L’uomo inizialmente si è mostrato collaborativo ma una volta arrivato alla frontiera tra Italia e Slovenia ha cercato di abbandonare il bus per proseguire a piedi oltre il confine dove un altro mezzo attendeva lui e i passeggeri per proseguire il viaggio. I doganieri hanno quindi avvisato la Polizia Municipale di Impruneta e hanno convinto l’uomo a lasciare il veicolo in un’area privata nei pressi della frontiera in modo da evitare una denuncia e la confisca del mezzo.

Passando ai controlli di lunedì, le pattuglie del Reparto di Rifredi hanno fermato in viale Redi un minibus moldavo che stava effettuando un servizio di linea non autorizzato per il trasporto merci tra i due paesi. Il conducente ha dichiarato che di trasportare merce destinata ai suoi parenti in Italia, ma la situazione sotto gli occhi degli agenti sembrava raccontare un’altra storia. Il veicolo era stato modificato mediante una paratia in legno in modo da aumentare lo spazio dedicato al trasporto di merci a scapito di quello per i passeggeri. L’uomo non ha saputo specificare il contenuto di alcuni pacchi sigillati e nel veicolo gli agenti hanno trovato anche una bilancia per pesare i pacchi, delle buste con chiari riferimenti al trasporto di merci e denaro riconducibile al pagamento del servizio di recapito dei pacchi destinati a persone residenti in Moldavia. Tutti elementi che hanno avvalorato i sospetti di una attività di trasporto merci irregolare.

Il conducente è stato quindi multato per uso e destinazione diversa del mezzo rispetto a quanto indicato sulla carta di circolazione con il pagamento immediato di 87 euro, il ritiro della carta e la sospensione dalla circolazione per un periodo da 1 a 6 mesi con obbligo per il conducente di custodire il veicolo in area privata all'interno del territorio italiano. Scattata anche la sanzione perché la patente esibita, in caratteri cirillici, non era corredata di traduzione o di permesso di guida internazionale (408 euro con pagamento immediato).


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