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Attualità lunedì 27 febbraio 2023 ore 09:34

Italia Nostra lancia l'allarme "salviamo i pini"

In atto a Siena un intervento per ridurre il numero di questi alberi sulle strade. L'associazione chiede che quelli a San Marco siano risparmiati



SIENA — Gruppi di pini marittimi presenti da diversi decenni in luoghi importanti della città hanno le ore contate. Saranno abbattuti. I primi a cadere saranno quelli  di viale Bracci, poi toccherà a quelli  in via Massetana e lungo la salita che dalla Colonna sale fino a Porta San Marco. 

Italia Nostra interviene sui tagli decisi dal Comune di Siena  spiegando che "La sparizione dei pini lungo la via che porta all’Ospedale e per la strada che conduce davanti alla porta della Contrada della Chiocciola sono un grave danno ambientale, paesaggistico e panoramico per la città. I pini sono da decenni parte integrante della natura che circonda Siena, quella parte periurbana senese considerata, a buon diritto, uno dei migliori biglietti da visita della città per i visitatori oltre che un segno distintivo del luogo per i residenti. Ragioni radicali di sicurezza hanno prevalso anche in questo caso sul perfetto ambientamento dei pini marittimi nel nostro contesto urbano essendo fornitori di eccellente ombreggiatura contro il calore solare, rifugio per molte specie animali ed essendo soprattutto piante sempre verdi che non richiedono spazzamenti straordinari del fogliame, origine spesso di pericolosi scivolamenti."

La presidente Comi spiega che ci sono vari modi per salvaguardare il manto stradale,. Anziché abbattere i pini, escluse le piante malate o pericolanti, poteva essere trovato un punto di equilibrio trattandosi spesso di aree non edificate. Ad esempio , essere progettato un fondo stradale in grado di “ospitare” le radici adulte dei pini in modo da evitare il sollevamento di parti del manto di asfalto che spesso è comunque trascurato e non curato per anni e anni come gli stessi rami e le stesse pigne dei pini mai puliti che possono cadere.

La cura delle piante in città è una lacuna permanente di questa e anche delle passate amministrazioni pubbliche e la sezione senese di Italia oppone a questo modo di pensare,  denunciando con forza il grave atto messo in azione contro una parte significativa del patrimonio botanico senese.

L'associazione suggerisce "di andare a vedere esperienze attuate in altre realtà italiane (come la Azienda friulana di San Vito al Tagliamento) che hanno consentito di mantenere la sicurezza stradale garantendo al tempo stesso la salute delle alberature laterali. Inoltre, come nel caso di Siena, il costo di abbattimento e smaltimento di piante così grandi e per di più dal legno infiammabile è enorme senza contare appunto il danno ambientale, paesaggistico ed ecologico provocato. Salvando in maniera corretta i pini marittimi si sarebbe evitata una ferita senza precedenti nel panorama sud-ovest della campagna senese già offesa da un sottobosco abbandonato e da una cesura già abbondantemente frammentaria e smagliata tra Siena città e la sua immediata periferia."



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