Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 17:00 METEO:SIENA14°  QuiNews.net
Qui News siena, Cronaca, Sport, Notizie Locali siena
venerdì 26 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
25 Aprile: da Schlein a Calenda, le voci del corteo di Milano

Attualità venerdì 08 luglio 2022 ore 16:04

Siena e Oxford insieme contro il Covid

Scoperta importante per determinare quali soggetti sono più predisposti di altri al virus grazie allo studio di due ricercatori senesi



SIENA — È stato pubblicato sulla rivista Science del mese di giugno uno studio, in collaborazione tra Università di Oxford e l’Università di Siena, su come la variabilità genetica individuale sia determinante per l’entrata del virus responsabile della malattia da Covid e conseguente maggiore gravità della malattia stessa.

Sono stati identificati i meccanismi chimici e molecolari attraverso cui la variante del virus della prima ondata della pandemia, si attacca alle superfici cellulari dell’uomo.

La ricerca rappresenta la fruttuosa collaborazione internazionale tra l’Università di Oxford, che ha investigato la parte chimica di interazione degli zuccheri della superficie cellulare, e l’Università di Siena, alla guida del consorzio Gen-Covid che ha identificato gli enzimi che modificano la formazione di tali zuccheri e la differenza genetica tra individuo e individuo.

Lo studio realizzato in Ateneo ha visto la collaborazione fra la Genetica Medica, coordinata dalla professoressa Alessandra Renieri, il laboratorio di Intelligenza Artificiale, diretto dal professor Marco Gori e il professor Simone Furini, data scientist del dipartimento di Biotecnologie Mediche.

"Il lavoro chiarisce quali sono gli enzimi chiave che attaccano gli zuccheri alle molecole di superficie dei vari epiteli, incluso quello polmonare, che permettono un attacco preliminare del virus, prima ancora dell’interazione con lo specifico recettore. - Commenta Alessandra Renieri -. Soggetti che hanno dei difetti funzionali in questi enzimi, producono dei complessi di zuccheri di superficie che sono meno favorenti all’attacco del virus; quindi, sono protettivi rispetto alla malattia ".

Il tutto è stato reso possibile grazie alla raccolta dei dati clinici, che ha visto coinvolte la dottoressa Margherita Baldassarri, specialista in Genetica Medica che attualmente sta svolgendo il dottorato di ricerca GenOMeC e la specializzanda in genetica medica dottoressa Francesca Fava, Sergio Daga, ricercatore in Genetica Medica, che ha coordinato i rapporti con l’Università di Oxford e la ricercatrice in Genetica Medica Chiara Fallerini.

Un riconoscimento importante a livello internazionale dell'università che è in prima linea per indagare il Covid indagando per scoprire quali sono i punti deboli del virus.


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Quando scoprì che il padre fece parte del Battaglione della Morte cambiò cognome avviando la pacificazione con superstiti e familiari delle stragi
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Nicola Belcari

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Attualità

Attualità

Attualità

Attualità