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Attualità martedì 24 settembre 2019 ore 11:00

Il silenzio assordante di Anas sull'Autopalio

Nuovo intervento dei sindaci che protestano contro i disagi e le criticità della superstrada: "I nostri cittadini rischiano la vita, siamo stufi"



TOSCANA — Scriveranno a tutti, al Presidente della Repubblica Mattarella, al presidente del Consiglio Conte, alla ministra alle infrastrutture Paola De Micheli. Un appello per sollecitare la messa in sicurezza dell'Autopalio, una delle viabilità strategiche della Toscana su cui molto è stato detto e scritto ma poco è stato fatto. A scendere nuovamente in campo sono i sindaci degli otto Comuni senesi e fiorentini attraversati dalla superstrada: Barberino Tavarnelle, Colle Val d'Elsa, Greve in Chianti, Impruneta, Monteriggioni, Poggibonsi, San Casciano Val di Pesa, San Gimignano.

“Il silenzio di Anas diventa assordante, siamo stufi di aspettare mentre i nostri cittadini rischiano la vita - scrive in una nota il sindaco David Baroncelli - Nonostante i peggioramenti, legati al traffico e allo slittamento dei tempi, ancora nessuna notizia da Anas per trovare soluzione ai disagi e alle criticità ".

“Ci eravamo lasciati a metà luglio con il proposito di convocare un nuovo tavolo a settembre per conoscere esattamente il cronoprogramma - spiega Baroncelli  in una nota - che prevedeva la riapertura dei lavori a ottobre, secondo quanto annunciato in quell’occasione, quanti e quali investimenti sono programmati e le risorse che Anas ha destinato o stanzierà a tutta la Firenze Siena. Il dato che invece corre sotto gli occhi di tutti, cittadini e turisti che in questo periodo dell’anno affollano le nostre strade, per le iniziative dedicate alla cultura del vino e alla vendemmia, è un cantiere fittizio. Un’opera pubblica abbandonata a se stessa che con l’andare del tempo, rischia di portare il tratto della Firenze - Siena e la struttura stessa del viadotto Falciani ad un irreversibile processo di degrado”. 

Ad oggi i Comuni non hanno ricevuto alcuna convocazione e sono ancora in attesa di ricevere notizie. 

“Il silenzio di questa sorta di bluff tutto italiano è diventato assordante, siamo studi di aspettare mentre i nostri cittadini, i nostri studenti, i nostri lavoratori, i nostri pendolari rischiano la vita per le condizioni di scarsa sicurezza della viabilità che resta l’arteria di collegamento principale tre Firenze e Siena - conclude il sindaco - Nei mesi scorsi, di caldo e lavoro soprattutto per le aziende, di viaggi e vacanza per le migliaia di visitatori che hanno scelto il Chianti e la Valdelsa come loro meta di relax, ne hanno fatto le spese le nostre comunità. Code chilometriche che facevano salire la rabbia anche agli automobilisti più cauti, ingorghi nelle ore di punta, incidenti. Chiediamo ad Anas per l’ennesima volta di darci ascolto. Sono pronte lettere indirizzate al governo, al Ministero e al Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella con le quali richiediamo un intervento urgente per la ripresa dei lavori, la cui causa ancora oggi è a noi sconosciuta, e l’avvio di una soluzione a questa annosa questione”.


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