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Attualità giovedì 16 novembre 2017 ore 10:10

Campinoti alla guida di Confindustria Toscana Sud

foto Arezzo Tv

Il noto imprenditore della Valdelsa è stato eletto presidente dall'assemblea generale dell'associazione. Succede ad Andrea Fabianelli



SIENA — L'assemblea di Confindustria Toscana Sud ha eletto Paolo Campinoti nuovo presidente. Campinoti, noto imprenditore della Valdelsa senese, è ceo del Gruppo Pramac e succede ad Andrea Fabianelli, che ha guidato l’associazione dalla sua nascita, nel 2014.

Insieme a Campinoti sono stati eletti i presidenti delle delegazioni di Grosseto e Arezzo, rispettivamente Francesco Pacini, amministratore delegato della Venator di Scarlino, e Fabrizio Bernini, fondatore e presidente di Zucchetti Centro Sistemi di Terranuova.

La squadra completa che da oggi affiancherà Campinoti, Bernini e Pacini è formata da Francesco Fumagalli, Andrea Tanzini, Dario Bonauguri, Maria Cristina Squarcialupi, Fabrizio Landi, Caterina Moni e Marco Busini.

In apertura dei lavori Luca Paolazzi, direttore del Centro Studi di Confindustria, ha presentato uno studio sulla competitività e l’attrattività dei territori nel contesto europeo commissionato dall’Associazione, evidenziando i punti di forza e di debolezza delle Province e della Regione rispetto alle regioni del centro e del nord Europa.

Alla tavola rotonda, nella quale sono stati trattati i temi legati alla competitività ed allo sviluppo della Toscana del Sud, hanno partecipato Antonella Mansi, Vice Presidente di Confindustria nazionale, Fabio Petri, Presidente della CNA di Siena, Ferrer Vannetti, Presidente della Confartigianato di Arezzo, Eugenio Giani e Marco Stella rispettivamente Presidente e Vice Presidente del Consiglio della Regione Toscana.

Durante il dibattito è emersa la volontà da parte degli attori economici di porre al centro dell’attenzione regionale il gap che la Toscana del Sud sconta rispetto alla cosiddetta “Toscana metropolitana” in termini di infrastrutture ed opportunità di crescita per le imprese locali, nonché il gap della Toscana e delle altre regioni italiane rispetto alle aree più dinamiche d’Europa.

Ha concluso i lavori il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, il quale ha raccolto l’appello degli industriali della Toscana del Sud per un’azione incisiva verso i decisori politici ed il Governo, affinché la prossima manovra economica, e più in generale l’azione dell’attuale Governo e di quello che scaturirà dopo le elezioni di aprile, sia orientata a sostenere la fase di rilancio della nostra economia, con particolare riferimento alla necessità di proseguire le politiche di sostegno all’innovazione e sviluppo delle nostre imprese.

“La forza delle imprese risiede nella nostra unità associativa - ha commentato Paolo Campinoti al termine dell’Assemblea - Solamente con la coesione potremo portare avanti le nostre istanze di imprenditori ed essere messi in condizioni di competere “ad armi pari” rispetto ai nostri concorrenti esteri. In questo senso durante la mia presidenza come Confindustria vogliamo avviare un dialogo ed una collaborazione con le altre associazioni di categoria, in modo da ottenere, tutti insieme, risposte, soprattutto dalla pubblica amministrazione, necessarie a superare il gap che ancora divide la toscana del sud dalla Toscana metropolitana e tutta la regione dai territori europei più dinamici”.

“È con grande onore e soddisfazione che mi accingo a questa nuova esperienza associativa - ha commentato Fabrizio Bernini - Le imprese del nostro territorio devono avere tutte le opportunità per agganciare la timida ripresa in atto, e per far questo dobbiamo tutti insieme accompagnare il processo di innovazione dettato dalla nuova rivoluzione industriale 4.0. È un compito che deve vedere protagoniste le singole aziende, ma che ha bisogno di un contesto di riferimento favorevole. Per questo è necessario superare i gap non solo delle infrastrutture viarie ma anche di quelle telematiche. Gli imprenditori aretini hanno dimostrato grande dinamicità. Arezzo è la prima provincia toscana per valore aggiunto manifatturiero, la seconda per valore dell’export: abbiamo bisogno di un contesto territoriale che sostenga concretamente la nostra dinamicità".

“Ho accolto con spirito di servizio e responsabilità, la fiducia che i miei colleghi imprenditori mi hanno voluto dare nell’eleggermi Presidente della delegazione grossetana di Confindustria - ha detto invece Francesco Pacini - La provincia di Grosseto è da troppo tempo ai margini dello sviluppo economico della nostra regione. Fino ad ora abbiamo assistito a diversi attori che hanno sempre dimostrato l’intenzione di sostenere e favorire lo sviluppo di questo territorio, ma non basta. Per Grosseto c’è bisogno di maggiori energie ed investimenti, a partire dalla realizzazione della dorsale tirrenica fino a sistemi per attrarre nuove attività manifatturiere. Durante il mio mandato vorrò porre al centro del dibattito come, al fianco degli altri settori quali il turismo e l’agricoltura, è fondamentale favorire e porre l’attenzione allo sviluppo del manifatturiero, i dati ci dicono che se non si opera in tal senso la nostra provincia è destinata ad un inesorabile declino.”


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