Consorzio, la presidente della Cia Berni attacca

Accuse rivolte a Coldiretti che spinge verso l'unione con Cai "una mossa rischiosa e dannosa per tanti agricoltori". Battaglia dura tra le componenti

SIENA — “Il piano industriale tuttora in vigore, è stato oggetto di passaggi formali nelle assemblee con i soci, ed in conseguenza delle quali, è stato adottato dal precedente Consiglio di Amministrazione come unica e reale forma di salvezza e sviluppo, nonché indipendenza e autonomia rispetto al futuro dell’azienda. E’ bene precisarlo ancora una volta, viste le dichiarazioni degli ultimi giorni da parte di Coldiretti." Così parla Valentini Berni, presidente Cia Agricoltori Italiani Siena intervenendo sulla vicenda del futuro del Consorzio Agrario di Siena.

"E’ stato anche detto che il Cap avrebbe 60 milioni di euro di debiti fra fornitori e banche: ebbene, è bene precisare però che i debiti verso i fornitori sono inferiori a 30 milioni di euro e sono coperti ampliamente dai crediti verso clienti e dal magazzino. Per quanto riguarda invece il debito verso il sistema bancario (gli altri 30) anche esso è ampliamente coperto dal patrimonio immobiliare del Consorzio (oggetto degli appetiti di qualcuno) che ammonta ad oltre 70 milioni di euro. Per cui fare affermazioni di quel tipo riportando informazioni incomplete e sibilline, è quantomeno fuorviante e non corretto" attacca dura la presidente.

La Berni attacca Coldiretti che sta dando informazioni incomplete sul bilancio dell'azienda al fine di enfatizzare un dato negativo anche per il corrente esercizio. Su questo punto occorre precisare, continua a spiegare la presidente del Cia che il conto economico nel 2021 torna a generare cassa e che la perdita stimata a meno di 800 mila euro è ampliamente inferiore rispetto alle previsioni di piano e risente di ammortamenti relativi ad investimenti fatti nelle precedenti gestioni.

“E’ bene precisare, peraltro - continua -, che questa battaglia che stiamo portando avanti non è fra le diverse confederazioni agricole, ma nell’unico interesse del futuro Consorzio Agrario, che deve rimanere svincolato da dinamiche nazionali interessate solo ed esclusivamente ad acquisirne il patrimonio immobiliare e non alla gestione dell’agricoltura senese e aretina".

Da qui l'accusa nei confronti della Coldiretti, che inserendo il nuovo direttore che risponde direttamente a Cai (Consorzi Agrari d’Italia) ha già tracciato una linea, senza ascoltare i soci. Quegli stessi soci, chiamati ad esprimersi nelle assemblee parziali dei prossimi giorni per eleggere i delegati in preparazione della assemblea del 17 dicembre. Componenti che vengono informati secondo il Cia, di una situazione non veritiera secondo il quale la situazione finanziaria è critica e l'unica salvezza è l'ingresso di un nuovo proprietario. Per questo la confederazione chiede a gran voce agli agricoltori di andare a votare alle assemblee.

"Purtroppo - conclude il presidente Cia - l’unico vero obiettivo a tutti fin troppo evidente è che Cai vorrebbe acquisire gli immobili del Consorzio Agrario". Uno scontro duro all'interno del mondo agricolo locale che rischia di lasciare strascichi e rotture, in un settore che al contrario dovrebbe cooperare visto che il comparto è tra i più importanti dell'intera realtà economica provinciale.

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