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Attualità giovedì 12 maggio 2016 ore 13:56

Mesotelioma, primo studio clinico al mondo

Arriva dall'AUO senese lo studio presentato in Gran Bretagna al congresso mondiale.​ La scoperta, due farmaci immunoterapici per combattere il tumore



SIENA — Si distingue ancora una volta per eccellenza la sanità senese con la sperimentazione presentata da Luana Calabrò, immuno-oncologa dell’équipe dell’UOC Immunoterapia Oncologica, del policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, diretta dal dottor Michele Maio.
“Lo studio – spiega la dottoressa Calabrò – promosso e sviluppato dalla Fondazione NIBIT – Network Italiano Bioterapia Tumori, è il primo al mondo che combina, nel mesotelioma, tumore maligno frequentemente associato all’esposizione alle fibre di asbesto, due anticorpi che, in maniera diversa, mandano segnali alle cellule del sistema immunitario per renderlo maggiormente reattivo contro il tumore. Il primo, tremelimumab, diretto contro CTLA-4, agisce nelle fasi iniziali dell'attivazione della risposta immunitaria, l'altro, durvalumab, diretto contro PD-L1, agisce invece in una fase più tardiva della risposta immunitaria. L’idea è quindi quella di agire su due fasi differenti dell’attivazione della risposta immunitaria ma tra loro complementari”.
La fase della sperimentazione prevede l'inserimento di 40 pazienti in questo test che potrebbe davvero rappresentare una svolta a livello mondiale. 

Lo studio era stato presentato ad Aprile 2015 su “The Lancet Respiratory Medicine” e, nel 2013, su “Lancet Oncology”. 

“Lo studio pubblicato nel 2015 – aggiunge la Calabrò - ha utilizzato, in pazienti affetti da mesotelioma in fase avanzata, che avevano fallito una precedente chemioterapia standard, una scheda di somministrazione più intensiva ed un diverso dosaggio dell’anticorpo monoclonale tremelimumab incrementando l’efficacia clinica del trattamento, rispetto allo studio già effettuato sempre con tremelimumab dal Centro di Siena nel 2013. Nel NIBIT- MESO-1, quindi, partendo dai risultati promettenti ottenuti con l'anticorpo anti-CTLA-4, abbiamo associato anche l'anticorpo diretto contro PD-L1, farmaco di nuova generazione”.

Al momento non ci sono nuove terapie per curare il mesotelioma pleurico e quindi l’immunoterapia oncologica apre importanti prospettive di cura.


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