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Sport lunedì 14 ottobre 2019 ore 19:28

Ottocento sugli spalti per dire che la Mens Sana c'è

Travolgente esordio in Promozione con scarto di 33 punti sull’Atletica Castello. Replica sabato a Castelfiorentino



SIENA — Con il codice partita 1765, per la direzione degli arbitri Belgodere-Galiberti, è andata in scena domenica la prima gara senior della Mens Sana Basketball Academy. E’ la terza società del suo nome, voluta fortissimamente dalla Polisportiva Mens Sana che è stata madre ed origine anche delle precedenti e che per l’occasione ha impegnato il suo prezioso codice di affiliazione finora destinato al solo minibasket. La nuova Mens Sana ha accettato di mettersi a correre e sgomitare da uno dei campionati meno nobili dell’intera federazione, cioè la Promozione, ed è entrata di diritto a occupare lo spazio sulle cronache sportive, anche grazie alla mediazione del sindaco De Mossi che ha pacificato Polisportiva e gruppi della tifoseria mediando l’accordo su un eventuale spin-off per il caso che emergano a breve risorse nel territorio per recuperare blasone e categorie anche fuori dal parquet. Per amor di precisione, la primogenita (la Mens Sana Basket degli otto scudetti) e la secondogenita (la Mens Sana Basket 1871 del ritorno al professionismo) oggi sono pressoché defunte e occupano le sole cronache giudiziarie. La prima con le richieste di patteggiamento dell’allora patron Ferdinando Minucci, la seconda stante il benestare al discusso concordato in bianco accordato dal Tribunale di Siena; la prima ormai radiata, la seconda prossima a questo provvedimento.

Valeva la pena di esser presenti sugli spalti domenica sera perché lì si è avuta una testimonianza chiara di ciò che è Mens Sana. Senz’altro di cose ne sono avvenute, la Curva Nord non c’è più. Vuota dopo lo scioglimento della Brigata, ultimo gruppo ultras, con l’isolato mega-striscione “La Mens Sana è una fede” a caratterizzarla. Ma i ragazzi che hanno affollato il terrazzino laterale hanno fatto la loro parte, guidando l’intonazione de “Nella Piazza del Campo ci nasce la verbena”, testimoni e protagonisti del fatto che quando gioca la Mens Sana si gioca per la maglia e per la città. Alla fine il pubblico presente – nonostante la pericolosa concomitanza di luogo e di ora con il sentitissimo derby calcistico Siena-Arezzo – si è attestato sulle 820 unità, creando un’esperienza senza precedenti per l’avversaria di turno, l’Atletica Castello di Firenze, sicuramente non usa a frequentare un palazzo così grande e affollato, costellato di maglie ritirate e titoli nazionali e internazionali.

Esito e cronaca dell’incontro conclusosi sul 73-40 dicono e non dicono. Di sicuro, il risultato dice che la Mens Sana nel campionato di promozione è una bestia anomala e che forse il girone B ha già una sua vincitrice. Controprova da effettuare sabato prossimo quando i biancoverdi giocheranno a Castelfiorentino contro i locali Gialloblu, affermatisi in trasferta a Fucecchio nella prima di campionato. Di sicuro dice che la Mens Sana potrebbe avere un seguito in trasferta tale da far intimidire società ospitanti, prefetture e comitato Fip. Di sicuro non dice che questa Mens Sana ha appena iniziato a lavorare e molto molto di più deve riuscire a ottenere dai suoi giocatori più giovani che hanno appena cominciato a far pratica con le rudezze e l’esperienza di un campionato senior. Ieri, creato un ampio divario nel primo quarto grazie alla prestazione dei tesserati più anzianotti, i cui ginocchi e le cui caviglie si consiglia al direttore generale Caliani di far benedire quanto prima, si è assistito a un ritorno degli ospiti con in campo i biancoverdi più giovani. Il carismatico coach Pier Francesco Binella da quel punto in poi è stato a lungo tarantolato e qualcosa di esplicito deve averlo espresso al ritorno a metà tempo negli spogliatoi. Tutto è scusabile per il fatto che l’esordio crea sempre emozione e anche voglia di strafare; il coach crediamo non abbia modo di lamentarsi per la difesa che forse non ha realizzato tutti i tagliafuori che doveva, ma ha senz’altro recuperato palloni a ripetizione. Il problema è che qualche pallone in più doveva trovare la strada del canestro. Comunque ci sarà tempo e modo per esercitarsi.

La Mens Sana, anzi l’Estra Mens Sana, c’è e si farà vedere. Buon campionato bianco verdi.


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