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Cronaca lunedì 18 luglio 2016 ore 19:30

Casa a canone concordato usata come casa vacanze

A complimentarsi per l'operazione, portata a termine dalla polizia municipale, anche il sindaco Valentini. Nell'appartamento si trovavano degli ospiti



SIENA — "Anche grazie alle segnalazioni di alcune associazioni di categoria circa la presenza di strutture ricettive abusive nel Comune di Siena, il Nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Municipale, in stretta collaborazione con il Servizio Politiche abitative del Comune di Siena, qualche giorno fa ha scoperto un appartamento di proprietà comunale, assegnato come alloggio a canone agevolato a seguito di bando pubblico, utilizzato abusivamente come locazione di una “casa vacanze” e quindi affittato a turisti in vacanza nella nostra città. Dai riscontri effettuati con i competenti uffici comunali, risultava che l’immobile era stato concesso in locazione a canone concordato ad un uomo di circa quarant’anni anni attraverso una regolare assegnazione da bando pubblico."

Gli agenti hanno accertato  che all’interno dell’appartamento erano presenti, invece dell’assegnatario, due ragazze che si trovavano in città per un master presso l’Università e che avevano pagato regolarmente allo stesso un canone di locazione con carta di credito. 

L’uomo è stato segnalato all’autorità giudiziaria per il reato di truffa e all’Agenzia delle Entrate per le somme di denaro percepite irregolarmente, mentre il Servizio Politiche abitative del Comune di Siena ha iniziato tutte le procedure da adottare per i provvedimenti del caso, ivi compresa la decadenza dal diritto alla residenza.

“Mi complimento con i nostri agenti della Polizia Municipale – ha dichiarato il sindaco Bruno Valentini – che hanno saputo individuare un caso particolarmente odioso perché sommava l’utilizzo improprio di una casa popolare, sottratta a chi ne aveva realmente bisogno, all’esercizio abusivo della locazione turistica. I nostri albergatori giustamente lamentano i danni della concorrenza sleale nei confronti della loro attività e da tempo ho dato indicazioni alla Polizia Municipale di effettuare i dovuti controlli, dopo i positivi risultati dell’anno scorso relativamente al contrasto dell’evasione dell’imposta di soggiorno, che portò nelle casse comunali circa 150mila euro di maggiori introiti. Colgo l’occasione per segnalare alla Regione Toscana la necessità di inserire nella nuova normativa le locazioni turistiche fra le attività ricettive da sottoporre al pagamento dell’imposta di soggiorno, per avere il contributo di tutti i turisti che pernottano alla manutenzione del patrimonio storico ed artistico delle città. In questo modo, inoltre, si regolarizzerebbe un pezzo di offerta ricettiva in forte crescita ma che non sempre garantisce standard di accoglienza in linea con il sistema alberghiero ed extra alberghiero senese e che, soprattutto, crea una concorrenza sleale alle strutture ricettive tradizionali che svolgono regolare attività di impresa”.


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