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Cronaca venerdì 18 novembre 2022 ore 19:35

"La banca la informa che", ma è una truffa

Dalla denuncia di una donna che ha subito il furto di una somma consistente attraverso questo sistema i carabinieri hanno incastrato 6 raggiratori



SIENA — I Carabinieri della Stazione di Siena hanno smascherato una banda dedita alle truffe informatiche, specializzata in particolare nelle tecniche dello smishing e del vishing. L’indagine si è conclusa con la denuncia di 6 italiani, quasi tutti residenti nella provincia di Napoli, responsabili di aver raggirato una donna senese inducendola a rivelare i codici personali dell’home banking, svuotandole il conto corrente on line.

La vittima, a settembre scorso, si era rivolta alla Stazione Carabinieri dopo che era stata raggirata, e derubata di una cospicua somma di denaro. In particolare, la donna ha raccontato di aver ricevuto dapprima un messaggio “Gentile cliente, la sua Banca la informa che a causa di un’anomalia sul suo conto…” che la invitava a cliccare un determinato “link”. La donna, dopo aver cliccato il link riportato si era vista aprire una schermata molto simile a quella della propria Banca, in cui le veniva richiesto di fornire i dati anagrafici e il numero di telefono. Dopo pochi secondi ha ricevuto una telefonata nella quale una rassicurante voce femminile, qualificatasi come operatrice bancaria, le chiedeva di fornire le credenziali di accesso al servizio home-banking.

La signora insospettita da questa procedura ha tentato di entrare nel proprio servizio home-banking, vedendosi negato l’accesso, poiché i truffatori nel frattempo avevano modificato le credenziali di accesso.

Le indagini svolta dai Carabinieri della Stazione di Siena hanno consentito di appurare che i truffatori avevano ricaricato 5 carte di credito facenti capo agli indagati, prelevando dal conto della donna circa 24mila euro. I successivi accertamenti tecnici hanno consentito agli investigatori dell’Arma dei Carabinieri di identificare gli autori della truffa, che sono stati tutti denunciati in stato di libertà poiché indiziati dei reati di frode informatica e ricettazione.

La tecnica dello smishing è una particolare forma di phishing che utilizza i telefoni cellulari come piattaforma di attacco, inviando un SMS al cellulare della vittima e inducendola così a comunicare informazioni personali che, come nel caso in questione, possono essere i dati anagrafici e il numero di telefono.

Il vishing è un’altra forma di truffa, simile al phishing, che sfrutta tecniche di persuasione, poste in essere da manipolatori che contattano telefonicamente le vittime, con un approccio apparentemente serio e affidabile, convincendole a rivelare i propri dati personali, approfittando dell’urgente necessità di tali informazioni.

I Carabinieri rimarcano il fatto che le banche, le agenzie di credito e altri servizi non trasmettono messaggi dove chiedono agli utenti a inserire dati anagrafici, password e coordinate bancarie tramite un link. È utile aggiungere, che anche quando si clicca sul link falso per errore, è sempre possibile sottrarsi alla truffa prima che sia troppo tardi e che, prima di compiere qualsiasi azione è bene rivolgersi al servizio clienti della propria banca/agenzia di credito. 

Per contrastare questo fenomeno l'Arma prosegue nella programmazione di eventi nei prossimi mesi presso vari centri di aggregazione e parrocchie in tutto il territorio della Provincia di Siena


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