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Attualità giovedì 25 agosto 2022 ore 11:17

Bollette in vetrina, i commercianti protestano

Il caro utenze sta mettendo in difficoltà il commercio, anche a Siena gli esercenti esporranno i cedolini delle società energetiche



SIENA — Anche a Siena le bollette di ristoranti e bar finiscono in vetrina. Fipe Confcommercio Siena infatti aderisce all’ iniziativa nazionale lanciata da Confcommercio che invita tutti gli esercenti ad esporre al pubblico, nelle vetrine delle proprie attività, le bollette del 2022 a confronto con quelle del 2021.

L’obiettivo sono trasparenza e necessità di testimoniare, nero su bianco, l’enorme incremento dei costi di energia e gas, addirittura triplicati nel giro di pochi mesi. E non solo. Bollette in vetrina dunque vuole sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto a ciò che sta accadendo, aggiungendo informazioni rispetto a ciò che le famiglie stanno sperimentando sulla propria pelle visto che gli stessi aumenti stanno interessando tutti.

“La situazione è insostenibile. Qualcuno parla di aumenti di quasi cinque volte. La politica deve agire ora, non c’è più da aspettare – è la realtà riportata da Marco Cioni, presidente di Fipe Confcommercio Siena - Da più giorni ormai si parla di ulteriori incrementi che da qui a breve arriveranno, basta guardare la quotazione del gas per capirlo. Così non si può andare avanti. Le imprese hanno bisogno di un deciso contenimento dei costi, di un quadro chiaro, di credito di imposta o di una azione sulla leva dell’Iva”.

L'appello alla protesta arriva da Confcommercio che segnala l'arrivo di bollette stratosferiche relative ai due mesi precedenti. Cifre che mettono in crisi tutte le attività, in alcuni casi spingendole alla chiusura. 

Soluzioni? “Non servono nuovi sostegni, inutile erogare aiuti – avverte Cioni - Meglio alleggerire i bilanci da alcuni pagamenti obbligatori, come quelli legati all’Iva. Oppure potenziare immediatamente il credito di imposta anche per le imprese non energivore e non gasivore. Un credito di imposta del 15% per l’energia elettrica non è assolutamente adeguato agli extra costi che le imprese stanno sostenendo ora”. 

Un tema che inciderà sulla vita dei cittadini nei prossimi mesi e che potrebbe portare serie conseguenze all'occupazione se non saranno prese delle contromisure da parte dello Stato.


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