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Attualità giovedì 03 novembre 2022 ore 14:45

"Amira Trial", sfida tra 7 scuole alberghiere

La gara coinvolgerà gli Istituti alberghieri della Provincia di Siena, Prato, Pistoia, Arezzo. Appuntamento a Siena il 7 novembre



SIENA — Una sfida simultanea per la creazione di una tartare di manzo, e per la scelta del più idoneo calice in abbinamento. E’ quella che coinvolgerà lunedì 7 novembre sei Istituti alberghieri della Toscana. 

Succederà in centro a Siena, negli spazi di Palazzo Patrizi, dalle ore 10: è l’Amira Trial Tartare, la prima iniziativa di questo tipo allestita nel capoluogo senese, con l’obiettivo di favorire la qualificazione dell’offerta enogastronomica locale, e stimolare le nuove generazioni a farne un mestiere con passione. A promuoverla è l’Associazione Maitres Italiani Ristoranti e Alberghi (Amira, appunto), con il contributo e il sostegno di Confesercenti Siena, Cristallerie Mezzetti, Consorzio del Brunello di Montalcino, Opera Laboratori e Sapori di Toscana.

A presentarla questa mattina, in Camera di Commercio a Siena il referente per la sezione Amira Siena Chianciano Gaetano di Martino, il Presidente provinciale Assoturismo Confesercenti Filippo Grassi e il Direttore generale Qualivita Mauro Rosati; quest’ultimo farà parte della giuria che valuterà i giovani concorrenti assieme a Helena Stoquelet (titolare della Bottega del Trenta, a Castelnuovo Berardenga), Barbara Bernardi (azienda agricola Tollena), alla ristoratrice Luciana Franchini ed a Valerio Beltrami, Presidente nazionale di Amira.

Sei gli istituti alberghieri in lizza per la prima edizione dell’Amira Trial Tartare: l’”Artusi” di Chianciano Terme, il “Ricasoli” di Colle val d’Elsa, il “Fanfani-Camaiti” di Caprese Michelangelo, il “Vegni” di Capezzine, il “Datini” di Prato ed il “Martini” di Montecatini terme. Il termine “Trial” preannuncia i ripetuti momenti di applicazione che saranno richiesti ai partecipanti: ogni alunno in gara sarà chiamato a preparare la tartare di manzo in modalità “live”, direttamente sotto gli occhi della giuria, ed in un secondo momento a scegliere il bicchiere più adatto tra quelli disponibili per abbinare la creazione con il vino che sarà selezionato da un apposito sommelier.

“Dietro all’Amirial Trial Tartare non c’è un’idea di agonismo, piuttosto di motivazione – ha spiegato Gaetano De Martino, presentando l’iniziativa – è un tema di attualità la disaffezione delle giovani generazione per i mestieri della ristorazione; eppure questo è un ambito che se approcciato con passione può dare grandi soddisfazioni”. 


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