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Attualità lunedì 08 novembre 2021 ore 13:00

Oggi i netturbini incrociano le braccia

Sciopero nazionale del settore per chiedere il rinnovo del contratto. Presidi a Siena, Pisa e Firenze. Disagi nel servizio in tutta la Regione



SIENA — Lo scorso 28 settembre si sono interrotte le trattative per il rinnovo dei contratto nazionale del comparto dell’igiene ambientale, fermo da 27 mesi. Tale decisione è scaturita dalla profonda insoddisfazione di Fp Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e Fiadel per l’andamento del negoziato, per questo, oggi è stato indetto lo sciopero nazionale nel settore.

Sono previsti tre presìdi di lavoratori e lavoratrici, dalle 10 alle 13. Uno davanti alla sede Alia a Firenze, uno davanti alla sede Sei Toscana - Sienambiente e il terzo in piazza Stazione a Pisa.

I sindacati si oppongono: alla flessibilità estrema sull’organizzazione del lavoro, ridimensionamento del sistema delle relazioni industriali per privare i lavoratori della rappresentanza e della partecipazione all’interno dell’azienda, precarizzare i rapporti di lavoro soprattutto per lavoratori part/time, eliminare totalmente il limite massimo dei lavoratori part/time presenti in azienda, parte economica esclusivamente legata agli indici inflattivi e alle dinamiche del corrispettivo economico del committente all’azienda, mancato riconoscimento delle professionalità dei lavoratori addetti agli impianti.

Spiegano Fp Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e Fiadel: "Non vogliamo e non possiamo davvero pensare che il contratto nazionale possa essere immaginato come strumento di precarizzazione e flessibilità senza regole, capace di concorrere solo con delle brutte pratiche che accadono sempre più spesso in alcune aree del Paese. Non possiamo permettere che si mettano in discussione le tutele per lavoratrici e lavoratori, il sistema di relazioni industriali e la rappresentanza sindacale, che non si condividano strumenti contrattuali per migliorare le condizioni e i carichi di lavoro, ma che si voglia la precarizzazione e lo sfruttamento di lavoratrici e lavoratori come unico modello per competere. La mobilitazione sarà lunga e dura certi che il rinnovo contrattuale, come sempre, sarà frutto delle idee e della determinazione di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori".

Una vertenza che riguarda i lavoratori ma anche gli utenti di un servizio che se ben strutturato porta benefici alle città, al contrario genera solo incuria e proteste.


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