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Cultura giovedì 23 giugno 2022 ore 14:21

Restaurato l'altare maggiore di Provenzano

La struttura che contiene l'immagine sacra a cui i senesi sono molto devoti è tornata a risplendere dopo la sistemazione completa



SIENA — Presentati questa mattina, presso la collegiata di Santa Maria in Provenzano a Siena i lavori di restauro dell’apparato argenteo dell’altare maggiore che custodisce l’immagine della Madonna di Provenzano alla quale è dedicato tradizionalmente il Palio del 2 luglio. Sono intervenuti don Enrico Grassini, Direttore dell'Ufficio dei Beni Culturali Ecclesiastici dell'Arcidiocesi Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino; prof. Alessandro Bagnoli, storico dell’arte; Dott. Carlo Rossi, presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e On.do Gianni Morelli, Rettore del Magistrato delle Contrade.

I lavori sono stati realizzati con il sostegno della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, nell’ambito del bando "Let’s Art", grazie al quale è stata assegnata a questo progetto la somma di 18.250 euro e grazie alla grande generosità delle contrade senesi che hanno donato ciascuna 1000 euro (circa 17 mila euro) per questo importante obiettivo. L’intera macchina d’altare versava in condizioni estremamente precarie, riconducibili essenzialmente a dissesti strutturali e meccanici, schiacciamenti e deformazioni della lamina interessavano la maggior parte delle figure sbalzate dei due santi, sui terminali dei bracci e nella parte lignea di supporto posteriore.

Durante le lavorazioni del presente restauro sono stati individuati tracce di interventi del passato che nel corso del tempo si sono sommati a vari interventi di riparazione, quali saldature a stagno di strappi e fratture della lamina in corrispondenza delle maniche di Santa Caterina, fino ad arrivare a operazioni meno appropriate, con l’inserimento nella struttura di materiali inidonei, come il ferro, a consolidamento e integrazione di parti lacunose o dissestate.

Lo stato di conservazione della struttura lignea interna è stato trovato pressoché discreto. In passato, il legno è stato oggetto di aggiunte di zeppature per livellare l’inclinazione delle sculture dei santi; si sono riscontrate alcune lesioni strutturali superficiali e molti segni lasciati dagli attacchi di tarli. L’opera è stata sottoposta a smontaggio integrale, con la separazione temporanea di tutti gli elementi costitutivi così da poter intervenire in modo differenziato in base alla materia e allo stato di conservazione delle varie parti.

Con l’occasione storica di questo restauro sono stati apportati dei miglioramenti sul sistema di illuminazione che ha visto la sostituzione dell’impianto elettrico con sistemi più moderni, indispensabili anche per la corretta fruizione e conservazione del bene culturale in tutta sicurezza.

"Questi lavori di restauro - ha spiegato don Enrico Grassini, Direttore dell'Ufficio dei Beni Culturali Ecclesiastici dell'Arcidiocesi Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino - sono importanti non solo dal punto di vista storico e artistico, anche se ha dato alcune indicazioni importanti su quelli che sono stati gli eventi che nel corso di 2 secoli hanno contribuito alla formazione di questa meravigliosa macchina d'altare. Provenzano è un luogo profondamente iconico per questa città e sfata il mito di una Siena che ha vissuto la sua gloria solo nel 1300".

“Con l’avviso Let’s Art! la Fondazione Mps - ha detto Carlo Rossi, Presidente Fondazione Mps - ha promosso la trasformazione digitale delle realtà culturali della provincia di Siena, attraverso percorsi di formazione e consulenza, con l’obiettivo di accrescere le competenze delle organizzazioni culturali sugli aspetti della progettazione, comunicazione e raccolta fondi. Azioni finalizzate al recupero di luoghi, monumenti, edifici e opere significative per l’identità del territorio e della comunità. Come nel caso del restauro della macchina d’altare seicentesca della Madonna di Provenzano, scrigno di arte e storia che supera l’operazione di ripristino, assumendo anche un valore spirituale".

Torna a splendere in occasione del Palio uno dei simboli della città e della Festa, il prossimo 2 luglio sarà qui che si riverseranno i contradaioli vittoriosi per ringraziare la Madonna di Provenzano. Un simbolo che adesso è tornato a brillare.


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