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Attualità lunedì 08 agosto 2022 ore 12:29

Stranieri e accoglienza, De Mossi torna sul tema

Le decisioni prese dall'Amministrazione e la decisione di trovare uno spazio per accogliere definitivamente gli stranieri soddisfano il sindaco



SIENA — “L’ordinanza anti-bivacco sta funzionando: lo dicono i fatti, e lo verificano ogni giorno i cittadini che possono tornare a frequentare con piena tranquillità il parco di San Marco. Chi la critica lo fa strumentalmente e fa cinicamente polemica su un tema complesso. Anzi, è proprio grazie all’ordinanza e ai suoi effetti positivi se una soluzione strutturale è oggi più raggiungibile. Serviva per prima cosa ripristinare il decoro del parco giochi e serviva anche smuovere una situazione stagnante: tutti risultati raggiunti in poco più di una settimana”. A dirlo è il sindaco di Siena, Luigi De Mossi, commentando il provvedimento varato dieci giorni fa.

L’atto istituisce un divieto di bivacco nel parco pubblico di San Marco: un’area di recente riqualificata e che era diventata luogo di stazionamento, anche notturno, per gruppi di migranti che, per diversi giorni alla volta, qui si accampavano in attesa di poter accedere al vicino ufficio della Questura.

“Le critiche di diversi soggetti, che hanno dato vita a una campagna denigratoria nei confronti di questa azione, sono strumentali. Il Comune di fronte a un problema che stava diventando sociale e che rischiava di produrre un’escalation di tensioni non poteva certo far finta di nulla - prosegue De Mossi -. Alle preoccupazioni dei cittadini bisognava dare risposta, tanto più perché si tratta di un’area gioco specificamente pensata per i bambini. Forse ai buonisti di professione la situazione andava bene così com’era: infatti non ricordo altrettante attenzioni negli scorsi mesi. Ma quella situazione non poteva andare bene né all’amministrazione né alla città di Siena. Ed era, quella sì, contraria non solo al decoro urbano e all’igiene pubblica, ma anche alla stessa dignità dei migranti, costretti a dormire all’aperto”.

Il tema ha messo a confronto assessorati e soggetti del terzo settore e legati all'assistenza per dare una soluzione definitiva di lungo periodo al problema, un risultato da considerare positivo per la città e il decoro dei giardini pubblici.


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