Spettacoli sabato 28 maggio 2022 ore 11:10
Una festa multietnica per la Pace

Una due giorni di incontri e riunione tra gli esponenti delle varie comunità di stranieri presenti sul territorio. Arriva dopo due anni di stop
SIENA — Torna l'evento che unisce festa e temi sociali per ribadire la vicinanza a tutto il mondo. Dopo una pausa forzata di due anni a causa della pandemia, torna la Festa della Pace dei Popoli” il 4 e 5 giugno ai giardini della Lizza a Siena. L’evento è promosso dai Servizi per la Pastorale dei Migranti e per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso dell’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e dalla Corte dei Miracoli.
Sarà
allestito un vero e proprio villaggio multietnico con gli stand tra
gli altri del Bangladesh, dell’Ucraina, del Senegal, dell’Albania,
dall’Afghanistan, dal Pakistan, del Perù, etc… L’apertura
dell’iniziativa è prevista per sabato
4 giugno alle ore 16
con il focus su “Migrazioni
oggi, aspetti sociologici-economici-politici”.
Alle ore
17,30
le associazioni del terzo settore si presentano tra cui: Acli,
Asgi, Caf, Caritas, Volontariato Vincenziano, Kirikuci, Arci,
Misericordia, Refugees Welcome, coop Pangea, coop S. Caterina, Serpe
Regolo, Migranti, S. Francesco, Corte dei Miracoli, Penny Wirton.
Seguirà un’apericena etnica e lo spettacolo del gruppo
“Guwayassa”.
Domenica 5 giugno alle ore 16 si terrà un momento di preghiera interreligiosa per la pace a cui prenderanno parte il Card. Augusto Paolo Lojudice, Arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino, l’imam Izzedin Elzir e altri rappresentanti religiosi presenti sul territorio senese.. Alle ore 17, 30 il momento di confronto e dibattito con diversi interventi di scrittori e persone impegnate nell’ambito delle migrazioni.
“Il titolo della Festa – spiega Don Doriano Giorgio Carraro, responsabile del servizio per la pastorale dei migranti dell’arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino - è un programma e motivo di riflessione, visti i contesti di guerra da cui siamo insidiati anche da vicino. Come Chiesa di Siena vogliamo promuovere, a partire dal nostro territorio, la fraternità universale, la convivenza sinfonica delle diversità etniche, culturali, religiose, la riconciliazione e la pace”.
Un evento che vuole ritrovare le abitudini legate al confronto e alla partecipazione in presenza e in armonia, aspetti che la pandemia aveva reso difficili.
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