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Cultura venerdì 28 ottobre 2022 ore 14:22

La città riscopre Pasolini per i suoi 100 anni

Una rassegna dal 7 al 24 novembre per approfondire la poetica e la cinematografia dell'artista protagonista del panorama intellettuale degli anni 70



SIENA — Nel centenario della nascita, Siena celebra uni dei più grandi scrittori, poeti e registi del 900. Pier Paolo Pasolini con il festival “Un giorno d’autunno. Pier Paolo Pasolini 1922 – 2022”. L’evento, in programma dal 7 al 24 novembre, è promosso dal Comune di Siena e curato da Toscanalibri.it in collaborazione con la Biblioteca comunale degli Intronati, il Cinema Pendola e il Santa Maria della Scala.

Scopo del Festival è fare conoscere a un vasto pubblico alcuni aspetti fondamentali della personalità e dell’opera di Pier Paolo Pasolini (1922-1975) in occasione del centenario della nascita. Artista eclettico (poeta, narratore, regista cinematografico, sceneggiatore, drammaturgo, saggista, giornalista, pittore), Pasolini ha lasciato nell’opinione pubblica una riconoscibilissima traccia personale. Non solo, è sufficiente sfogliare un qualunque manuale di scuola superiore dell’ultimo anno per rendersi conto di come Pasolini occupi ormai stabilmente un posto di primo piano all’interno del canone letterario e artistico novecentesco.

“Il cinema di poesia di Pasolini è stata una vera azione rivoluzionaria degli anni ‘60 – spiega il sindaco di Siena Luigi De Mossi - ad essere poetici non sono i contenuti che Pasolini ci presenta nei suoi film ma lo stile utilizzato, la materia bassa viene elevata e raggiunge una dimensione sacrale. Proprio per questo la lezione pasoliniana è stata fonte d’ispirazione per molti registi e molti poeti che lo hanno succeduto”.

“La figura di Pasolini rappresenta certamente una delle figure centrali del Novecento italiano, per questo come amministrazione siamo molto felici di partecipare a questo progetto – spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Siena Pasquale Colella – la sua ampia produzione e la sua stessa esistenza non smettono di alimentare analisi, indagini e riflessioni. Questo Festival sarà l’occasione per nuovi spunti e nuovi contributi legati a questo immenso artista”.

Il Festival si articola in tre momenti: le proiezioni di film preceduti dall’introduzione di un esperto, le conferenze, gli spettacoli musicali e teatrali. I film sono tre (Il Decameron, La rabbia, Medea) e saranno proiettati al Cinema Pendola; tre anche gli spettacoli (Radici. Come tanti fili d’erba, Pasolini Suite, Canzoni e musiche di e per Pasolini), ospitati al Santa Maria della Scala, Sala Sant’Ansano, e nella Sala storica della Biblioteca comunale degli Intronati, dove sono in programma le sei conferenze con scrittori, docenti e giornalisti.

Come evento off, giovedì 15 dicembre, è poi prevista nella Biblioteca Giuliano Briganti la conferenza dal titolo “Aveva negli occhi Giotto e Pontormo. Pasolini regista e la pittura”: approfondimenti vari partendo dall'articolo scritto da Giuliano Briganti il 1° luglio 1989 su "la Repubblica", con gli interventi di Francesco Ricci e Luca Verdone. 


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