Attualità martedì 29 dicembre 2020 ore 11:42
Agricoltura, i danni del Covid alle imprese

L’allarme della Cia: “Un anno da dimenticare, conseguenze economiche per lungo tempo”
SIENA — Un anno attraversato dal Covid e per questo da dimenticare.
Non solo l’emergenza sanitaria, ci sono anche gli effetti sull’economia,
altrettanto pesanti. L’allarme arriva dalla Confederazione Italiana Agricoltura
Siena, che con il suo presidente Valentino Berni avverte che ci saranno “strascichi
a livello economico per molti anni. Prima il lockdown di primavera, poi le
ripetute chiusure degli ultimi mesi dell’anno”.
La mappa del 2020 per le singole colture descrive un
quadro preoccupante. In dettaglio i singoli settori nel territorio senese.
Agriturismo. A pagare il conto delle restrizioni Covid
è stato il sistema degli agriturismi senesi, che hanno subito prima il lockdown
e poi le chiusure di fine anno, che potevano rappresentare una boccata
d’ossigeno dopo mesi senza turisti e senza alcun tipo di fatturato. Salvi solo
i mesi estivi. “Anche il 2021 sarà difficile e non un anno normale, i più
ottimisti prevedono di arrivare al 60% rispetto al ‘normale’ 2019”, commenta la
Cia senese.
Vino. I prezzi delle uve hanno subito un ribasso medio
del 20-30 per cento e in alcuni casi fino al 50 per cento rispetto gli anni
precedenti, secondo l’analisi dell’associazione di categoria. Nel 2020 calo
anche delle vendite in bottiglia a causa della chiusura del canale Horeca,
ristorazione e turismo. Unica nota positiva “è il calo delle rese che permette
di non accumulare troppo vino in cantina, che avrebbe portato ad una
svalutazione dei prezzi per i vini senesi di qualità”.
Olio. Qui c’è un paradosso, perché a fronte una ottima
annata, il settore sconta la mancanza di vendita al dettaglio, vendita diretta
in azienda, enoteche, turismo, sagre dedicate a questo prodotto. In difficoltà
anche le cooperative del territorio.
Cereali. Trend positivo per i cereali, con un aumento dei prezzi (+20% circa) rispetto al 2019. Una “crescita che fa respirare il settore che però paga ancora i dati negativi degli ultimi anni”.
Allevamento ovino. Inizio anno con i soliti problemi di abbassamento di prezzo e resa per il latte ovino; mentre “siamo arrivati a fine 2020 con un prezzo dignitoso” ma il settore resta in difficoltà.
Florovivaismo. Le aziende in provincia di Siena “hanno
subito lo stop delle attività di primavera, nonché l’assenza di eventi,
cerimonie e chiusure locali”.
Ortofrutta. Settore che ha sofferto meno degli altri
le difficoltà del Covid.
Le aspettative per il 2021: “Anzitutto - sottolinea Berni - occorre superare l’emergenza Covid, altrimenti non si riparte. E’ necessario fare in modo che i fondi del Recovery Plan vengano messi davvero a disposizione del territorio, con l’agricoltura al centro dell’attenzione. Vanno risolti i problemi infrastrutturali della provincia di Siena oltre ai progetti di irrigazione da portare avanti”. Altra priorità per Cia è “l’alleggerimento della pressione degli ungulati nel nostro territorio”.
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