Attualità martedì 01 dicembre 2020 ore 18:03
Blitz nelle ville in “odore di mafia”

La Dia di Palermo ha sequestrato 5 complessi residenziali a un imprenditore. La risposta della Toscana alla criminalità è il modello Suvignano
SIENA — Un colpo alla mafia che tenta di mettere radici in Toscana. Obiettivo: ripulire i soldi sporchi. Gli uomini della Dia di Palermo hanno messo i sigilli a “cinque complessi residenziali riconducibili a un costruttore palermitano accusato di essere contiguo alla mafia per il riciclaggio nel settore edilizio.
Un fenomeno che “non va sottovalutato” e rispetto al quale occorre
reagire dicendo “sempre le cose ad alta voce perché è quello che più disturba
la criminalità organizzata”.
Così l’assessore regionale alla legalità Stefano
Ciuffo commenta l’operazione della Dia. E aggiunge: “Da quattro anni abbiamo
deciso come Regione di affidare la confezione di un rapporto annuale alla
Normale di Pisa su criminalità e corruzione. Nelle prossime settimane
presenteremo l’ultimo. Occorre essere vigili e condividere quei dati e quelle
riflessioni con gli amministratori locali e i cittadini, perché è quello è così
che si irrobustiscono gli anticorpi e la cultura della legalità”.
La migliore risposta alla “piovra” che tenta di allungare i suoi tentacoli è la tenuta di Suvignano, nel Senese, diventata bene simbolo di tutte le confische alla criminalità organizzata in Toscana. Dal 2018 è stata assegnata alla Regione che ha deciso di farne un’azienda agricola attiva e una casa della legalità, aperta a campi con gli studenti e i giovani, a iniziative con i cittadini.
Con i suoi 713 ettari (al momento della confisca), è il bene
più importante finora requisito in Toscana. La sua storia giudiziaria inizia
con il giudice Giovanni Falcone, che nel 1983 sequestra l'azienda una prima volta a
un imprenditore palermitano sospettato di aver rapporti con Cosa Nostra che poi
ne rientra in possesso.
Tra il 1994 e il 1996 arriva il secondo sequestro.
Infine nel 2007, la condanna, la confisca definitiva e l’anno successivo, l’affidamento
alla Regione Toscana. Una rinascita.
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