Attualità martedì 26 aprile 2016 ore 12:37
Diagnosi tempestiva dell'ischemia intestinale

Innovativo studio clinico in medicina d'urgenza individua marker ecografico. La ricerca pubblicata sull'"European Journal of Emergency Medicine"
SIENA — La ricerca è il frutto di una collaborazione tra l'UOC Medicina d'Urgenza del policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, con i medici Fulvio Bruni e Marcello Pastorelli, insieme agli specializzandi Guido Calosi e Carolina Granai, e l'ospedale Queen Mary dell'Università di Londra, con i medici Tim Harris e Stefano Sartini.
"Su 49 pazienti trattati in emergenza – spiega Pastorelli - abbiamo analizzato le alterazioni nella velocità di flusso nei tronchi arteriosi che riforniscono i visceri addominali. Tali variazioni sono visibili con l'ecografia e, se presenti, permettono di dare subito un'indicazione per indirizzare il paziente al percorso diagnostico-terapeutico per il trattamento dell'ischemia intestinale, patologia mortale e difficilmente individuabile nelle fasi iniziali perchè presenta sintomatologia addominale dubbia".
"Per la prima volta – aggiunge Fulvio Bruni – è stata fatta un'attenta valutazione di queste alterazioni con ecografia bed-side, cioè al letto del paziente. Lo studio proseguirà con un'ulteriore fase, per valutare, in base ai parametri ecografici, le differenze tra i due tipi di ischemia intestinale, occlusiva e non occlusiva, e mettere quindi a punto una diagnosi differenziale".
La novità riguarda il fatto che sarà possibile impostare percorsi ad hoc all'interno delle strutture di emergenza e pronto soccorso.
"Tale metodica – conclude Pastorelli – è utilizzabile da tutti i medici impegnati nell'emergenza-urgenza e questi marker ecografici, dopo un training adatto, possono essere facilmente individuati potenziando così l'assistenza e la qualità delle cure al paziente, in tempi molto rapidi".
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